In settimana il Wall Street Journal ha realizzato un servizio in cui analizza l’economia dell’attuale generazione di console composta da PS5 e Xbox Series X/S. E i dati di vendita in questi quattro anni sono piuttosto sconcertanti, di fatto per ora è la peggior generazione di sempre in termini di vendite da quando è arrivata sul mercato PlayStation (si esclude dal discorso Nintendo che ha un mercato a sé).
PS5 e Xbox Series X: vendite basse
La fonte è certamente importante. Parliamo probabilmente del più importante quotidiano finanziario al mondo, quindi i dati proposti sono tutt’altro che da prendere sottogamba. Ad oggi risulta che PlayStation abbia venduto 61,7 milioni di PS5 a fronte di 28,3 milioni di Xbox Series X più Series S. Ma pur sommando questi due dati, non si arriva nemmeno a superare le vendite della sola prima PlayStation.
Motivo per cui l’intera Microsoft (e non la sola Xbox) sta pian piano ampliando il proprio raggio d’azione in ambito gaming ad altre piattaforme come il PC, i dispositivi mobile (con l’acquisizione di King nell’affare Activision-Blizzard) e infine il cloud gaming già disponibile in maniera nativa su un’ampia varietà di Smart TV Samsung. Anche Sony ha fatto un piccolo passo in questa direzione, pubblicando alcune delle sue esclusive anche su PC.
Come spiegato nel servizio del Wall Street Journal, il dominio delle console è iniziato nel 1997 l’anno in cui per la prima volta la spesa per l’intrattenimento domestico ha superato quello nelle sale giochi. Questo fino al 2015, quando il mobile game ha superato sia PC che console e diventato dominante. Ad oggi il fatturato del mobile gaming è circa la metà del totale (quindi console + PC).
Oggi i dati di vendita delle console ci dimostrano che nonostante il prezzo di partenza piuttosto aggressivo (entrambe le console sono vendute in perdita, fino a 200$ per Series X), questa generazione stenta a spiccare il volo. Complice anche una fortissima concorrenza sia interna che esterna. Da un lato abbiamo che PS5 ha venduto circa la metà di PS4, e quindi molti giocatori non hanno fatto ancora il salto generazionale preferendo ancora PS4 o PS4 Pro. E dall’altro abbiamo una porta d’accesso al mondo del gaming a un prezzo molto più competitivo, tra dispositivi mobile con giochi Free-To-Play, e Nintendo Switch. E ciò spiegherebbe anche in parte il prezzo piuttosto elevato di PS5 Pro, che essendo un extra non viene venduta a prezzi iper-competitivi come le console di base.
Il servizio si conclude, almeno per quanto riguarda il mondo Xbox, che il futuro vedrà sempre più in primo piano la vendita di servizi e contenuti piuttosto che di hardware. Vedremo quindi anche una impennata dei prezzi delle console, che andranno ad allinearsi maggiormente a quelli PC?
A nostro avviso inoltre è anche presente una iperstimolazione di contenuti che impegnano il nostro tempo, e vanno al di là del solo gaming. Tra film, serie TV, piattaforme di streaming, Youtube e Twitch, oltre ad altre attività da poter fare nel tempo libero. Ci si ritrova un po’ nella condizione paradossale di avere l’armadio pieno e non sapere cosa indossare. Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.
Fonte: Wall Street Journal