PS5 Pro: non solo 4K o 60fps, anche un Ray Tracing più spinto basta per la certificazione “Enhanced”

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PlayStation 5 Pro uscirà? Non uscirà? Difficile a dirsi, per ora, ma Tom Warren di The Verge continua a pubblicare presunte caratteristiche tecniche della console ed eventuali vantaggi che garantirebbe ai videogiocatori rispetto alla variante base. Secondo le fonti di The Verge, Sony avrebbe delle pretese precise in merito all’ottenimento della presunta certificazione “PS5 Pro Enhancede che vanno ben oltre il semplice 4K e/o dei 60fps. Questa certificazione si estenderebbe anche ai videogiochi con framerate bloccato a 30fps, a patto però che questi offrano chiari vantaggi visivi, sulla carta anche più netti di quelli che c’erano tra PS4 e PS4 Pro.

PlayStation 5 Pro avrebbe anche una modalità Ultra-Boost, per The Verge

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The Verge riporta infatti di un aumento netto di risoluzione, presumibilmente 4K nativo o comunque upscalato per quei giochi che, per un motivo o per l’altro, non superano il Quad HD. In alternativa, Sony pretende un’implementazione del Ray Tracing più spinta rispetto a quella usata sui giochi che girano su PS5 standard o, in alternativa, un’implementazione della tecnologia in quei giochi che non la utilizzano.

I giochi che impiegheranno invece una risoluzione dinamica, senza però offrire i vantaggi descritti, non potrebbero ottenere la certificazione PS5 Enhanced. Un’altra presunta modalità, denominata “Ultra-Boost“, permetterebbe alla console di offrire più stabilità nei giochi con risoluzione dinamica oppure un framerate più alto in quei titoli che, invece, presentano framerate sbloccato. No, non aspettatevi un Bloodborne a 60fps, non senza intervento diretto di FromSoftware e Sony. Tom Warren si aspetta che il lancio della console avvenga per il periodo natalizio.

Fonte: The Verge