È l’argomento del momento: PS5 Slim ha monopolizzato la discussione. Il restyle della console Sony non consiste solo in una generica riduzione delle dimensioni (aspetto già di per sé ammirevole, dato l’ingombro di una normale PlayStation 5). Gli ingegneri di casa Sony hanno pensato bene di rendere la loro console ‘modulare’ così da permettere agli utenti di scegliere in qualunque momento se effettuare un ‘upgrade’ da una console all-digital a una classica. Una caratteristica comunque anticipata da diversi rumor e voci di corridoio.
Come funziona? Sebbene Sony nei suoi stessi comunicati abbia messo una fianco all’altra due PS5 Slim, in continuità con i modelli presentati all’origine, in questo caso non avremo a che fare con due macchine ‘chiuse’ e sostanzialmente diverse l’una dall’altra. Sebbene la commercializzazione avverrò comunque con due packaging differenti, la differenza starà nella ‘dotazione’.
Come avrete intuito dalle immagini, le scocche laterali (una per lato nelle edizioni standard di PlayStation 5) qui si sdoppiano (ecco perché quel solco in mezzo). Le quattro semiparti – lucide sopra, opache sotto – sono tutte removibili per la personalizzazione. Quella inferiore sinistra è quella di nostro interesse: lì si cela il lettore Blu-Ray Disc che può essere rimosso qualora decidessimo di passare a una esperienza full-digital (ci toccherà comprare a parte la semiscocca adeguata però). Ovviamente è possibile anche il procedimento inverso: passare da una edizione digital (venduta cioè priva del lettore) a una ‘classica’ richiederà il solo acquisto dell’accessorio. L’installazione è effettuabile in totale autonomia.
Dove sta la ‘fregatura’? Sebbene i prezzi dei due packaging siano identici alle versioni precedenti, 550€ per l’edizione con lettore, 450€ per quella che non lo ha, l’accessorio costerà 120€ se acquistato a parte, portando il costo complessivo a 570€ per avere l’esperienza PS5. A questi vanno aggiunti altri 30€ di supporto stand-up qualora voleste tenere la console in verticale.