Home Recensioni Psycho-Pass: Mandatory Happiness – la recensione

Psycho-Pass: Mandatory Happiness – la recensione

1 Leggi inflessibili

Tra le serie animate più apprezzate degli ultimi anni si annovera senza dubbio quella scritta da Gen Urobuchi, ambientata nella Tokyo di un futuro lontano in cui il il lato emotivo dell’essere umano è messo in secondo piano: Psycho-Pass, questo il nome, è un anime cyberpunk popolare e acclamato dalla critica con due stagioni e un film all’attivo. E la visual novel di cui vi sto per parlare, Psycho-Pass: Mandatory Happiness, è senz’altro all’altezza di tutto ciò che abbiamo visto finora. In una realtà distopica in cui una singola scansione è in grado di determinare lo stato mentale di una persona, informazione nota appunto come “Psycho-Pass”, veniamo trasportati in un mondo intrigante e allo stesso tempo spietato, dove la ricercata perfezione dell’uomo pare l’unica cosa che conta. Da questa informazione, infatti, un sistema – noto come Sibilla – capace di scandagliare la psiche dei cittadini può calcolare il Coefficiente di Criminalità, un numero che stabilisce se la persona analizzata sia in grado di commettere atti criminali o meno. Con un risultato inferiore al 100% non c’è alcun rischio, ma superando tale percentuale si ha a che fare con un “criminale latente” che verrà opportunamente perseguito a norma di legge finché il suo coefficiente non scenderà sotto il 100%. Le cose cambiano di fronte a un cittadino il cui indicatore supera il 200%: in tal caso, le forze dell’ordine hanno il dovere di catturarlo e rinchiuderlo immediatamente o, se necessario, ucciderlo sul posto.

2 Felicità a quale costo?

Grazie a Sibilla il tasso di criminalità è molto basso e la polizia è stata ridimensionata nella Sezione Anticrimine della Pubblica Sicurezza. Tuttavia, per evitare che gli Ispettori diventino criminali latenti (dopotutto per catturare un criminale bisogna pensare come loro), vengono affiancati da criminali “liberati sulla parola” chiamati Esecutori, che fanno il lavoro sporco per un piccolo assaggio di libertà. Psycho-Pass: Mandatory Happiness si colloca in un momento non meglio precisato della prima stagione dell’anime, e racconta di come l’antagonista di turno Alpha stia seminando il panico in una città/isola artificiale al largo delle coste del Giappone.

Mandatory Happiness è adatto a chi ama lasciarsi trasportare quasi passivamente da una storia.

Ciò che lo rende un buon cattivo è la sua diversità da quelli visti in TV. L’obiettivo di Alpha è quello di portare felicità alle persone e vuole dimostrare che la si può raggiungere soltanto cedendo ai propri istinti e facendo qualsiasi cosa si desideri. E non vede come un problema la possibilità che la felicità di una persona possa negare quella di un’altra. Così cercherà persone borderline, al limite della normalità, per spingerle all’orlo della disperazione finché non cederanno al lato oscuro – detto così fa tanto Star Wars, ma va beh.

3 Un gameplay improntato sulle scelte

Il titolo mi ha messo in testa domande tipo: “cos’è la felicità e qual è il modo migliore per rendere le persone felici?” Mentre giocavo mi sono interrogato più volte su cosa sia giusto o sbagliato, sulla linea sottile che separa il bene dal male. Oltretutto Psycho-Pass: Mandatory Happiness si dimostra una visual novel dalla trama adulta anche per i temi trattati, quali la depressione, l’infedeltà, l’importanza di essere genitori e altro ancora. Nella storia si può giocare nei panni dell’Ispettore Nadeshiko Kugatachi, una donna iper logica che soffre di amnesia, o dell’Esecutore Takuma Tsurugi, più irriverente e istintivo. In quanto visual novel, il gameplay in sé è relegato a poche decine di scelte (e a un mini gioco opzionale); la maggior parte del titolo si trascorre semplicemente a leggere e a guardare la storia attraverso sprite leggermente animati, doppiati dal cast della serie animata.

Questa visual novel è senz’altro all’altezza di tutto ciò che abbiamo visto finora su Psycho-Pass.

Le scelte, di solito, compaiono nel gioco ogni volta che ci si avvicina al climax dei quattro capitoli presenti: si può decidere dove andare, quale approccio adottare durante un interrogatorio o come gestire un’improvvisa crisi. Sebbene tali scelte raramente sfocino in una morte, la maggior parte portano il giocatore più vicino a un personaggio o all’altro dell’anime, eventualmente sbloccando una scena speciale.

4 Genere di nicchia

Comunque, le scelte sono importanti per il modo in cui influiscono sullo Psycho-Pass del personaggio selezionato. Le azioni non cambiano il susseguirsi delle vicende. Ciò che le scelte cambiano è il punto della storia in cui si piazza il personaggio, e quindi ciò che è in grado di scoprire del mistero dietro Alpha. Nel caso di Nadeshiko, per esempio, se la situazione precipita il suo Psycho-Pass può superare il confine del 100%, facendo di lei una criminale latente e limitando la sua libertà. Un altro percorso non la fa andare oltre il 100%, rendendola un Ispettore ligio al dovere e rispettoso delle regole. Tuttavia il percorso più interessante è quello che la tiene in bilico, mentalmente instabile da riottenere parte dei suoi ricordi ma non così tanto da diventare una criminale. Questa strada non solo mostra tutte le sfaccettature della trama, ma risponde anche una delle domande interessanti.

Psycho-Pass: Mandatory Happiness tratta tematiche adulte e delicate.

Tirando le somme, Psycho-Pass: Mandatory Happiness è un gioco adatto a quella cerchia di pubblico che ama lasciarsi trasportare quasi passivamente da una storia, alla stregua di un libro se vogliamo. Si tratta di un genere di nicchia, molto più apprezzato in Giappone che dalle nostre parti, ma non per questo poco valido. Una visual novel è, tuttavia, più vicina a un libro interattivo che a un videogioco e una mancata localizzazione in italiano – come nel caso di Psycho-Pass: Mandatory Happiness – grava enormemente sul giudizio finale.

Psycho-Pass: Mandatory Happiness [Xbox One]

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
6
psycho-pass-mandatory-happiness-la-recensione<strong>PRO</strong> <BR> Trama interessante. <BR> Un prodotto stuzzicante per i fan. <BR> <strong>CONTRO</strong> <BR> Rigiocabilità minima. <BR> Tutto in inglese. <BR>

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version