Non stiamo parlando delle microtransazioni introdotte da Capcom tre settimane dopo l’uscita, quelle che hanno generato un certo – giustificato – malcontento e che meriterebbero un discorso a parte a essere oggetto della critica proposta dal content creator. Un suo recente video, lo potete trovare in fondo, mette a confronto Resident Evil 4 e il suo remake definiti rispettivamente (nel titolo) “Soul and Soulless”, l’anima e senz’anima.
Parole forti, che Crowbcat giustifica con un video confronto di quasi quaranta minuti, privo di commento parlato ma accompagnato da una didascalia. Lo youtuber afferma di essersi impegnato in una “critica unilaterale riguardante principalmente la direzione artistica e cinematografica” tra i due giochi. Per meglio rendere l’idea, Crowbcat ha messo uno accanto all’altro il remake e la versione originale di Resident Evil 4 catturata su Nintendo GameCube e con il framerate aggiustato a 30fps. In questo modo, afferma Crowbcat sempre nella didascalia, gli è stato possibile catturare l’atmosfera originale al meglio delle sue potenzialità senza snaturare lo schema colori, la saturazione, l’illuminazione ambientali e altri elementi registicamente rilevanti.
Una critica decisamente particolare per Resident Evil 4. Già l’originale si affermava fosse lontano anni luce dall’anima del brand Capcom. La natura più action, la telecamera in terza persona poco dietro la spalla di Leon, un sistema di shooting un po’ più approfondito – ma comunque limitato dall’impossibilità di muoversi e sparare contemporaneamente – avevano fatto gridare allo scandalo i puristi di RE. La serie a cui contribuì anche Shinji Mikami, però, affondava le sue radici in ben altro. Fin dal pimo capitolo, infatti, ci si trovava di fronte a un prodotto che “scimmiottava” gli action movie hollywoodiani di serie B.
Un definizione che, lungi dall’essere squalificante, nasconde un mondo di cultori in tutto il mondo. Il punto comune tra i vari film afferenti a questo genere e rintracciabile in (quasi) tutti i Resident Evil è il loro essere sopra le righe. Ed è questa la natura tradita cui pare far riferimento Crowbcat. Non tanto per ambienti e illuminazioni più cupe e realistiche, che l’autore del video critica ma che noi riconosciamo come semplici feature, ma più per la recitazione dei personaggi, molto più seriosa e meno “cazzona” (termine scientifico proprio) di quanto non accadesse nell’originale.
Tra battute tagliate, dialoghi modificati e scene rigirate, secondo Crowbcat siamo di fronte a un remake che reinterpreta anche il gioco. Vi lasciamo al suo video. Quella espressa fino a ora, ovviamente, è l’opinione del creator. Vi invitiamo a condividere la vostra con noi. Fateci sapere cosa ne pensate del remake, se lo trovate migliore o peggiore del gioco del 2005 o se non avete apprezzato alcune scelte di Capcom.
Fonte: Crowbcat