Forse non tutti sanno che Sailor Moon avrebbe dovuto avere un remake live-action in salsa occidentale. Le immagini si credevano perse, fino a ora. A portare alla luce le immagini della serie anni ’90 è la YouTuber Ray Mona che, per la serie di video Tales of the Lost, sta realizzando un documentario proprio sul serial americano, remake dell’originale giapponese.
Il filmato proposto prosegue il racconto iniziato in un video precedente ampliando la storia e proponendo, per la prima volta, le immagini di un episodio pilota che si credeva fosse andato perduto. Fortunatamente, una copia pare sia sopravvissuta. Possiamo dunque goderci questa piccola perla di trash firmata Reinassance Atlantic e datata 1994. Il filmato, riproposto in versione integrale in fondo, dura circa due ore. Se voleste risparmiare tempo, la sigla è disponibile a 1:43:48, l’episodio immediatamente dopo.
Sailor Moon: l’adattamento USA. Live-action, animazione, trash e rappresentazione
Bisogna notare alcune cose prima di procedere alla visione che, di certo, a causa delle immagini, genererà qualche risata. Siamo di fronte, come detto, ad un prodotto Reinassance – Atlantic Entertainment. L’azienda, insieme a Saban, si occupò di portare su suolo USA anche un adattamento di Super Sentai, meglio noti come Power Rangers. Va inoltre specificato che, a differenza della Sailor Moon che tutti conosciamo, quella proposta di seguito è una serie che fonda animazione e componenti live action. Nello specifico, le parti dove le guerriere Sailor non sono trasformate vengono recitate da attrici in carne ed ossa. Una volta che il “Cristallo di Luna” è attivo, si passa all’animazione.
Non è chiaro se questo fosse il piano definitivo per questo adattamento di Sailor Moon. Certo, a differenza di quanto accaduto con Power Rangers, non sarebbe stato possibile per Reinassance e Atlantic risparmiare effettuando i reshoot solo quando le attrici erano prive del costume. La serie televisiva live-action orientale di Sailor Moon, infatti, sarebbe arrivata solo nel 2003. Comunque, non indossando maschere, la differenza tra le guerriere sailor occidentali e quelle orientali sarebbe stata subito visibile. La qualità dell’animazione è decisamente sottotono rispetto all’anime tratto direttamente dall’opera manga di Naoko Takeuchi e ricorda, in un certo modo, He-Man and the Masters of Universe di cui Haim Saban figurava come compositore. Haim Saban è il fondatore di Saban Entertainment, azienda che portò i Power Rangers fuori dai confini giapponesi.
A differenza dell’anime originale, nella serie statunitense Bunny – la protagonista – cambiava nome in Vicky o Victoria. A dispetto di quanto si possa pensare, la serie offriva una rappresentazione variegata ed eterogenea. Il cast comprendeva attrici di diverse etnie. Addirittura una delle guerriere Sailor (Mercury, se non andiamo errati) si muoveva in carrozzina fornendo una rappresentazione anche delle persone con disabilità. Insomma, perla del trash sì, ma con qualche spunto interessante.
Fonte: Ray Mona