Per quanto si scherzi sul fatto che molti giovanissimi stiano approfittando del lockdown per ritagliarsi più tempo per i videogiochi, la questione educazione è stata più critica che mai nel 2020. E lo sarà di certo anche nell’appena iniziato 2021.
La costrizione di dover studiare a distanza ha messo in difficoltà tanto i genitori quanto gli insegnanti, che hanno ora la pressione di assicurarsi che bambini e ragazzi possano imparare da casa con i mezzi corretti.
Sono in molte le famiglie ad avere accesso a un computer o a una connessione, ma quando l’intera famiglia è costretta in casa, anche già solo lavorare appoggiandosi tutti alla stessa rete può diventare un incubo. Peggio ancora, se non si dispone di almeno un computer a persona.
In Regno Unito, stanno ora consigliando di usare PlayStation 4 e Xbox come sostituti nella didattica a distanza. Microsoft Teams e tanti altri programmi sono infatti supportati dai browser di PlayStation e Xbox, rendendo di fatto le console Sony e Microsoft una piccola ancora di salvezza in un periodo difficile.
“William ci mostra come accedere a HWB senza un laptop, ora che si è passati alla didattica a distanza“, possiamo infatti leggere su Twitter.
“Se uno studente non ha l’accesso al computer, questa è un’alternativa. William ci ha scritto le istruzioni, passo per passo, per poter accedere a HWB da una console. Ben fatto!“
HWB, per chi non lo sapesse, è un sito Web e una raccolta di strumenti online forniti a tutte le scuole del Galles dal governo. È stato creato in risposta al rapporto “Trova, crea, usa, condividi” in Digital Learning in Galles.
È ormai qualche generazione, dopotutto, che le console possono essere considerate dei piccoli computer, e questo di certo non arriva come una notizia totalmente inaspettata. Ma vederle riconosciute sull’account ufficiale di un ente scolastico fa capire come, in questi tempi difficili, sia stato possibile sotterrare la vecchia ascia di guerra per abbracciare concetti non sempre apprezzati fino in fondo.
I videogiochi, del resto, vengono spesso accusati di essere diseducativi o di far cadere i giovani in una vera e propria dipendenza. Sì, anche in un periodo come il nostro in cui, queste concezioni, dovrebbero ormai essere superate.
La pandemia, però, ci ha gettato tutti nella stessa barca; una barca in cui solo la cooperazione e il buonsenso potrebbero aiutarci a uscire da questa enorme difficoltà. Ed è bello che i videogiochi facciano parte di questo nuovo mondo, in un modo o nell’altro.
Fonte: Twitter