
In una recente intervista con GamesIndustry.biz, l’ex presidente di PlayStation Worldwide Studios Shawn Layden ha lanciato un duro avvertimento sul modello di abbonamenti tipo Xbox Game Pass, definendolo “un pericolo” per l’intero settore. Secondo Layden, questa tendenza sembra premiare più la rapidità di distribuzione che la creatività e il guadagno degli sviluppatori.
Layden ha paragonato il fenomeno alla musica in streaming concludendo che “Questo è tutto. È tutto quello che abbiamo, la pubblicazione. Nessuno vuole pagare per venire in studio e guardare altre persone che scrivono codice”. Mentre per i musicisti esistono tournée e merchandise come fonti alternative di reddito, i giochi devono sopravvivere solo al lancio.
“Schiavi salariati”: il rischio per gli sviluppatori
Layden ha affermato che i team di sviluppo rischiano di essere trasformati in “schiavi salariati“ in questo contesto: “Non stanno creando valore, immettendolo sul mercato, sperando che esploda, con la condivisione dei profitti, gli extra e tutte quelle cose belle. È semplicemente: ‘Tu mi paghi X dollari all’ora, io ti ho creato un gioco, eccolo, mettilo sui tuoi server‘. Non credo che sia davvero stimolante per gli sviluppatori di giochi”.
In questo scenario, gli sviluppatori potrebbero essere pagati come operai salariati, privati dell’opportunità di partecipare al successo del gioco o di beneficiare di ritorni legati alle vendite o al coinvolgimento della community.
Profitti discutibili e creatività a rischio
Layden ha aggiunto una critica anche all’opacità finanziaria di certi modelli: “Puoi fare ogni sorta di trucchetto finanziario… farlo sembrare redditizio, se vuoi… Il vero problema per me, quando si tratta di cose come Game Pass, è: è salutare per lo sviluppatore?”
Queste parole suggeriscono che, oltre al dubbio sull’impatto culturale, esistano altri problemi legati alla sostenibilità economica degli abbonamenti all-in-one.
Un dibattito acceso nell’industria
Il dibattito è già acceso. Il fondatore di Arkane Studios Raphael Colantonio ha definito Game Pass un “modello insostenibile”, mentre molti sviluppatori indie elogiano la visibilità e i ricavi garantiti dalle piattaforme d’abbonamento. Il panorama resta quindi estremamente polarizzato.
Fonte: Gameindustry.biz










