Shawn Layden: “L’impatto dell’IA nel gaming non è rivoluzionario, è come Excel per i commercialisti”

Shawn Layden dice impatto IA come Excel per commercialisti

Shawn Layden ha messo in guardia sull’esagerata percezione del ruolo che l’IA generativa giocherà nel futuro del gaming. In una recente intervista a GamesIndustry.biz, il veterano dell’industria ha affermato: “Vedo l’impatto dell’IA nel gaming come l’impatto di Excel per i commercialisti” Aggiungendo che “Era meglio avere una macro… ma i contabili dovevano comunque avere conoscenze a sufficienza“, Layden sottolinea l’importanza dell’esperienza umana anche in presenza di tecnologie avanzate.

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I limiti dell’entusiasmo tecnologico

Secondo Layden, gran parte dell’entusiasmo intorno all’IA proviene da chi non opera direttamente nel settore videoludico. Ci sono molte stime e previsioni… provenienti principalmente da persone che non operano nel settore dei giochi. ha detto, invitando a guardare con più realismo alle possibilità effettive dell’IA.

Outsourcing, IA e costi: miglioramenti, ma non rivoluzione

Layden riconosce i progressi nel ricorso a risorse esterne (outsourcing), che oggi sono più efficaci e coordinati, ma resta scettico sul potenziale dell’IA di ridurre drasticamente tempi e costi. Non sono sicuro che l’intelligenza artificiale e una migliore esternalizzazione dei talenti porteranno effettivamente a una riduzione dei costi, ha affermato in riferimento all’aumento dei costi di sviluppo dei Tripla A.

Il messaggio: tecnologie utili, ma mai sostitutive

Il suo messaggio è chiaro: l’IA può supportare, ma non sostituire talento, esperienza e giudizio umano. Come Excel ha reso più rapidi i calcoli, ma non ha eliminato la necessità di un professionista capace di analizzarne il significato, l’IA nel gaming sarà un supporto, non un’automazione totale.

Fonte: GamesIndustry.biz

FONTEGamesIndustry.biz

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