Alcune volte ci si trova invischiati in situazioni al limite dell’assurdo senza esserne minimamente consapevoli. Come Christine McMillan, una signora di 86 anni dell’Ontario, rimasta sorpresa quando ha ricevuto un e-mail in cui veniva accusata di aver piratato lo sparatutto in soggettiva Metro 2033. La multa ammontava a ben 5000 $, peccato che la povera donnetta non sapesse neppure cosa fosse Metro 2033. McMillan avrebbe detto a Go Public: “È stato uno shock… ho 86 anni. Nessuno ha accesso al mio computer, a parte me. Perché avrei dovuto scaricare un gioco di guerra?”
La signora ha un nipote adulto, ma a quanto pare non ha accesso al suo PC. La multa sarebbe stata la conseguenza dell’infrazione di una legge emanata dal governo federale canadese, che punisce coloro che hanno scaricato illegalmente materiale protetto da copyright. A quanto pare, la nonnina avrebbe ricevuto la lettera perché il suo indirizzo IP era associato al download, ma dal momento che lei abita in un appartamento non è da escludere che sia stato utilizzato da uno dei residenti del suo palazzo.
Va però sottolineato che la McMillan non è legalmente obbligata a versare la somma richiesta, dal momento che gli avvisi spediti non vengono considerati una denuncia formale di illecito, a detta delle autorità. Per questo motivo ha deciso di non effettuare alcun pagamento. Il suo piano è quello di ignorare gli avvisi sperando che nessuno agisca per vie legali, anche perché una battaglia costosa e prolungata per un gioco che non ha piratato non conviene a nessuna delle due parti.