Sicuramente molti PC gamer si ricorderanno di STALKER Shadow Of Chernobyl, primo capitolo della storica serie post-apocalittica ambientata nella zona di alienazione di Chernobyl.
Il titolo ha saputo sin da subito crearsi una vera e propria nicchia di appassionati. Una vera e propria community fiorente che ha fatto nascere anche diverse mod e total conversion legati alla saga.
Di un progetto molto interessante se ne sta occupando l’utente ‘Ivan_Sorce‘, il quale è al lavoro su un vero e proprio remake non ufficiale del gioco. Il remake è in sviluppo da maggio 2019 e il motore di gioco scelto è l’Unreal Engine 4, lo stesso che sarà usato per STALKER 2.
Il video mostrato è una Demo di testing, assicura ‘Ivan_Sorce‘, e la versione finale sarà profondamente diversa e ben più curata. Non si sa se il remake vanterà l’uso di Ray Tracing in tempo reale, né se GSC GameWorld approvi o meno il progetto.
Ma perché i fan si sono spinti così tanto? Il motivo è presto detto: è tutto merito dell’atmosfera unica e alle meccaniche di gioco decisamente inedite per il genere. STALKER vantava infatti una vera e propria gestione dell’inventario in pieno stile GDR, rimanendo però a tutti gli effetti un FPS puro.
Nel gioco infatti dovevi gestire le risorse, le quali avevano tutte un loro peso (compresi i proiettili). Inoltre c’era un sistema di equipaggiamento, anch’esso molto GDR-like, dove potevi scegliere quali indumenti indossare o quali innesti applicare alle armi.
Il titolo vantava inoltre una profonda componente survival, per l’epoca. Dovevamo infatti mangiare regolarmente e curarci dalle radiazioni. Non mancava anche un sistema di dissanguamento, il quale necessitava di un vero e proprio bendaggio (o di Kit Medici speciali).
Infine erano presenti dei particolari artefatti, i quali davano bonus o malus specifici al giocatore e, volendo, potevano essere venduti per ingenti somme di denaro.
Ma la vera punta di diamante del titolo era senz’altro l’ambientazione. La Zona di alienazione di Chernobyl è stata ricreata fedelmente, curando i dettagli in maniera maniacale.
Le lande desolate della zona, oppure gli edifici di Pripyat, sanno offrire tuttora momenti di pura tensione e malinconia. Memorabili, inoltre, sono anche i laboratori sotterranei dispersi lungo la zona, i quali celavano non pochi segreti e… orrori puri.
Questa tensione era infatti ampliata dalla presenza dei mutanti che popolavano l’intero mondo di gioco, tutti affascinanti e dotati di una vera e propria piramide alimentare. Non era raro infatti inbattersi in cani che cacciavano in branco un cinghiale, ad esempio.
E quando non erano i mutanti a ucciderci, ci pensava Chernobyl stessa, grazie alle numerose anomalie presenti nel mondo di gioco. Ottima era anche l’IA degli NPC umani, i quali non ci pensavano due volte ad accerchiare il giocatore.
Ma non era solo pericoli, STALKER sapeva farsi apprezzare anche nei momenti di pura tranquillità grazie a NPC che aiutavano a creare un’atmosfera, tuttora, raramente vista in esponenti del genere.
Ci auguriamo dunque che il modder possa riuscire a replicare tutte queste caratteristiche, le quali hanno reso STALKER Shadow Of Chernobyl come uno dei titoli più iconici degli ultimi 20 anni. Atmosfere che, ovviamente, speriamo di ritrovare anche nell’attesissimo STALKER 2.
Nel frattempo, gustatevi i primi screenshot e il primo video gameplay, ancora preliminare, di questo ambiziosissimo progetto.
Fonte: DSOGaming