Noah Kalplan è il nome dell’uomo seduto in accappatoio in una stanza d’albergo in attesa che il suo apparato riproduttivo venga scansionato da una macchina che avrà cura di riprenderlo in tutte le sue tre dimensioni. L’obiettivo? Quello di ricreare un esatto modello del membro dell’uomo: è l’evento che da inizio all’industria dei sex toy stampati in 3D.
La persona addetta alla scansione è una donna, Chelsea Downs, la fondatrice del sito New York Toy Collective, store online che vende giocattoli sessuali. La donna racconta di essere entrata in questo business non perché intendesse creare giocattoli sessuali personalizzati, ma perché non aveva trovato quello desiderato. Dopo averlo cercato a lungo, la donna ha realizzato che la soluzione più economica era quella di crearselo direttamente con una stampante 3D.
Un progetto iniziale completamente autofinanziato le ha inoltre permesso di comprendere il reale potenziale di questa nuova tecnologia: soddisfatta del risultato ottenuto, ha deciso di aprire un’azienda per dedicarsi alla realizzazione di giocattoli sessuali personalizzati.
È importante specificare che i modelli realizzati con la stampante 3D sono solo dei campioni. I materiali usati dalle stampanti non sono adatti all’uso interno nella donna; il modello stampato verrà poi ricoperto di silicone prima di diventare un oggetto finito.
Il sogno della donna è però quello di poter in un futuro stampare un giocattolo sessuale funzionante solamente grazie alla tecnologia della stampante 3D.
Grazie a questa tecnologia è nato quindi un insolito business: servirà in un futuro per evitare l’imbarazzo di entrare in un sexy shop o per avere l’oggetto del piacere perfettamente personalizzato e su misura scaricando il progetto da Internet? Al momento però il costo delle stampanti 3D è ancora piuttosto elevato, il modello più economico può costare anche 2000 dollari.
Magari per qualcuno/a può essere un investimento giustificato se il progetto scaricato proviene da una famosa star del settore.