Sicuramente è un anno d’oro per quello che potremmo definire il più iconico dei personaggi di Nintendo, ovvero Mario, a partire proprio dal grandissimo successo ai botteghini con il film d’animazione che ha dominato le sale cinematografiche di tutto il mondo (fino all’avvento di Barbie, almeno). Il progetto di rilancio mediatico di uno dei simboli più riconoscibili della grande N non si limita solo a questo ma ad una corposa line-up di titoli videoludici come Super Mario Wonder, una sorta di ritorno al passato con qualche novità nel gameplay che rinfresca la formula del platform così tanto cara all’azienda nipponica.
In Super Mario Wonder conosceremo il nuovo Regno dei Fiori, dove Mario e soci sono in visita su invito del principe Florian ma si scontreranno con l’arcinemico giurato Bowser che si è trasformato in una fortezza volante grazie al furto di un particolare artefatto, il Fiore Meraviglia, per conquistare e soggiogare il pacifico reame. Questo è il punto di partenza narrativo da cui partiranno tutte le avventure dei giocatori per salvare il Regno dei Fiori.
Come nella tradizione dei giochi targati Nintendo, il cuore pulsante delle loro opera è il gameplay. In questo caso, il team di sviluppo ripropone un classico come il platform a scorrimento 2D e lo rielabora alla luce del “wonder” ovvero dello stupore.
E sono proprio i Fiori Meraviglia la chiave per evolvere le meccaniche tradizionali in qualcosa di nuovo e fresco: raccontare nello specifico come un livello possa evolvere le meccaniche e le dinamiche interne grazie a questi artefatti rientrerebbe nell’alveo dello spoiler ma quello che possiamo anticiparvi è che vi ritroverete a fare i conti con visioni lisergiche, tubi impazziti e corse a perdifiato surreali.
Il funzionamento di questi particolari oggetti è molto semplice e di facile comprensione: ogni livello ne prevede un quantitativo determinato e garantisce il possesso di un seme al completamento del percorso. I restanti sono più o meno nascosti e una volta presi, scattano gli effetti di “wonder” che modificano la mappa e le regole che presidiavano il livello in stato di normalità. Il proseguimento del cammino nella mappa è determinato dal riscatto di questi semi accumulati durante la run di gioco, presso specifici blocchi di percorso.
Oltre a Mario e Luigi, il gioco prevede altri personaggi per un totale di 12 e anche qui si nota la cura di Nintendo e dei suoi creativi nel porre l’attenzione al proprio pubblico proponendo un set di personaggi che rendono più facile affrontare il titolo anche per i più piccoli o i non avvezzi al genere. Più in generale, i personaggi non offrono differenziazioni specifiche ma godono tutti dei potenziamenti che l’opera propone e alcune di queste si prospettano nel diventare feature molto apprezzate anche per l’ironia con cui sono state concepite come il frutto elefante.
A questo si deve aggiungere il corpus delle spille abilità che, una volta equipaggiate, consentono di avere poteri aggiuntivi attivi o passivi come un salto prolungato o la possibilità di arrampicarsi sulle pareti. Abbiamo avuto modo di esplorare gli effetti ludici di alcune di esse e vi garantiamo che la diversificazione nell’affrontare i vari stage di gioco, ci è stata fin da subito garantita. Non possiamo menzionare la discreta diversificazione dei livelli sia da un punto di vista meramente ludico che estetico, quanto meno fino al punto in cui ci era consentito testare il titolo ma un giudizio definitivo su questo punto ce lo riserviamo una volta completato per intero.
Insomma, apparentemente Super Mario Wonder sembra un titolo solido con ottime soluzioni di design che riportano un format che ha sempre fatto parte del menù ludico di Nintendo, in una nuova veste e più consono ad un mercato odierno. Consigliamo a tutti coloro che avevano già apprezzato titoli come New Super Mario Bros e non vedevano l’ora di averne tra le mani un erede. In attesa della recensione finale, vi consigliamo di seguire le novità su Gametime.
Super Mario Bros Wonder è atteso il prossimo 20 ottobre.