System Shock 2: le texture delle ‘porte sfintere’ sono tratte da una colonscopia

System Shock 2 Enhanced Edition nightdive studios tencent

Una delle curiosità più bizzarre e grottesche della storia dei videogiochi è appena tornata a galla: alcune texture di System Shock 2 sono state realizzate partendo da un video di colonscopia.

A rivelarlo è stato Nate Wells, storico artista e level designer del gioco, durante una recente intervista. L’episodio risale alla fine degli anni ’90, quando Wells stava lavorando su un’area specifica del gioco ambientata in un ambiente biomeccanico, un incubo pulsante generato da un’intelligenza alveare parassitica.

Le porte organiche? Vengono da un intestino

Wells racconta che, nel creare le famigerate “porte sfintere” – le porte organiche che si aprono e chiudono come sfinteri – non riusciva a trovare materiale di riferimento adatto. La svolta arrivò dal produttore Josh Randall, che gli offrì il video della sua colonscopia personale.

“Stavo cercando immagini biologiche disgustose, tipo endoscopie”, ha raccontato Wells. “Josh Randall si è avvicinato e mi ha detto che aveva un video della sua colonscopia”.

Un frame dal colon divenne storia del gaming

Wells ha estratto un frame dal tratto intestinale di Randall, lo ha importato in Photoshop, l’ha “ripulito”, e infine l’ha usato come texture di base per le iconiche porte e i corridoi viscerali del gioco. “Ho preso un’immagine congelata del suo intestino crasso, l’ho appiattita in Photoshop e usata come texture per quelle porte”, ha affermato Wells.

Il risultato? Una delle porte più memorabili della storia dei videogiochi… ispirata direttamente da un retto umano. Un aneddoto che si aggiunge alla lunga lista di scelte creative estreme che hanno reso System Shock 2 un cult intramontabile del genere horror fantascientifico e che dal 10 luglio potete rivivere anche su console, grazie alla Enhanced Edition.

Fonte: Nightdive Studios

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