Combatti e non tirarti mai indietro
Altra caratteristica fondamentale di Tales of Berseria è sicuramente lo stile di combattimento: un particolare connubio che, a tratti, ricorda titoli come Final Fantasy XII. I nemici, presenti nella mappa, possono infatti essere evitati con disinvoltura, effettuando dei facili slalom. “Impattando” con essi però, si dà il via a una transizione a un’apposita area delimitata da una linea di confine dove si svolgerà lo scontro tra il gruppo di protagonisti e i loro avversari. Ogni scontro comincia con tre anime a disposizione per ogni personaggio, “valuta di scambio” per compiere gli attacchi più potenti tramite la semplice e ripetuta pressione dei tasti del nostro Dualshock 4 (o tastiera). Completare delle combo, infliggere status alterati, o compiere altre particolari azioni, permette al giocatore di recuperare altre anime (al massimo cinque) e continuare così a provocare il massimo danno possibile. Allo stesso modo, essere vittima di attacchi, per esempio, venefici o venire temporaneamente impossibilitati da un colpo, causerà la perdita di un’anima. Nulla vieta, poi, di proseguire premendo tasti all’impazzata, anche senza più anime a nostra disposizione. Una scelta che può forse essere valida al più basso livello di difficoltà, ma che è bene evitare se non si vuole incappare in una prematura fine ai livelli di difficoltà da normale a più elevato. A spiegare per filo e per segno ogni cosa è però presente un ottimo tutorial che segue la nostra avventura passo dopo passo, istruendoci a dovere, permettendoci di raggiungere uno svezzamento veloce e completo dopo la prima ora di gioco.