Il ritorno del torneo del pugno di ferro
La nostra prova ci ha visto affrontare i primi otto capitoli dello Story Mode, in poco più di un’ora di gioco. Nonostante spesso la storia nei picchiaduro venga un po’ snobbata dai giocatori, Tekken ha sempre avuto dalla sua una narrativa piuttosto interessante, focalizzata soprattutto sulla lotta familiare dei Mishima che vede coinvolte tre generazioni, rappresentate da Heihachi, Kazuya e Jin. La nuova modalità storia si focalizza soprattutto su questa rivalità familiare, e nonostante riprenda dagli eventi narrati in Tekken 6, lascia un ampio spazio di approfondimento su questioni già viste nei precedenti capitoli, ma magari mai esplorate a sufficienza.
lo Story Mode si presenta in modo dinamico, cercando di sorprendere i giocatori con delle alternative ai classici scontri 1vs1.
La maggior parte di quel che abbiamo visto nello Story Mode vede la narrazione divisa fra cut scene realizzate col motore di gioco, ovvero il nuovissimo Unreal Engine, che muove ottimamente i personaggi in ambienti piuttosto curati, e sequenze narrate con dei disegni di grande qualità, che di solito ci introdurranno all’inizio di ogni nuovo capitolo. La storia viene raccontata con un taglio molto cinematografico e non si riduce alla banale formula composta da: filmato introduttivo, scontro, filmato conclusivo e via così di capitolo in capitolo. Il gameplay, infatti, è molto più vario di quel che si possa pensare, prova che gli sviluppatori si sono impegnati molto per costruire un’esperienza single player che valga la pena di essere giocata.