Il segreto della tecnica
Dal punto di vista puramente del gameplay, come dicevamo precedentemente, lo Story Mode si presenta in modo dinamico, cercando di sorprendere i giocatori con delle alternative ai classici scontri 1vs1. Ad esempio, fra una sequenza e l’altra potranno capitare dei QTE, oppure ci saranno spesso scontri contro più avversari, sempre nella formula 1vs1, ma non appena sconfitto un avversario ne arriverà subito un altro e via così. Fra le varie sequenze ci è capitata anche una che ricorda vagamente un third person shooter contro dei soldati. Sicuramente alternative interessanti che tendono a mantenere vivo l’interesse dei giocatori. Gli scontri 1vs1 però, restano il fulcro dell’esperienza e negli otto capitoli provati abbiamo indossato i panni di diversi personaggi. Non saremo infatti noi a scegliere chi utilizzare, ma a seconda della trama, verremo calati nei panni di diversi protagonisti.
Fra i personaggi utilizzati, in un capitolo abbiamo avuto anche l’occasione di provare la guest star Akuma.
Il gameplay di Tekken si riconferma molto tecnico, basato su tempismo nelle combo, contromosse e lo studio dell’avversario; abbiamo giocato a livello di difficoltà normale e siamo rimasti piuttosto stupiti dall’aggressività dei nostri avversari, che più di una volta ci hanno messo in difficoltà, prova che questo Story Mode è un ottimo modo per prendere la mano con i comandi e poi buttarsi nella mischia del multiplayer. Per i novizi e per semplificare le cose è stato inserito un tasto (nel nostro caso L1 avendolo provato su PS4), che, se premuto insieme a uno dei quattro tasti principali del pad, crea una scorciatoia per la realizzazione di potenti mosse per ogni personaggio. Nuova meccanica introdotta sono le rage art, una mossa potentissima, che sarà possibile eseguire solo quando vedremo lampeggiare di rosso la nostra barra dell’energia e solo una volta per combattimento. Questa potente mossa potrà capovolgere l’esito dello scontro se riuscirà a colpire l’avversario, rendendo i combattimenti tesi fino all’ultimo secondo.