Ci è capitato di accennarvi al fenomeno delle Backrooms. Si tratta di una leggenda dell’internet nata su 4Chan qualche anno fa e poi arricchitasi del contributo spontaneo degli utenti del web che, poco a poco, hanno espanso la lore con immagini, racconti e video. Tra i maggiori contributor della ‘urban legend’ non possiamo non menzionare Kane Parsons, noto su YouTube come Kane Pixels. La sua storia la riprenderemo tra poco.
Come riporta Deadline, A24, studio di distribuzione e produzione nato nel 2012 che ha partecipato alla realizzazione di Midosmmar, The Whale, The Lighthouse, Everything, Everywhere, All at Once e altri, si è interessata del fenomeno. Insieme ad Atomic Monster, Cherim Entertainment e 21 Laps avrebbe contattato Parsons per offrirgli la sedia da regista per un film, scritto da Roberto Patino, proprio sulle Backrooms.
Stando sempre alle informazioni possedute da Deadline: Shawn Levy, Dan Cohen e Dan Levine (21 Laps); James Wan e Michael Clear (Atomic Monster) saranno i produttori. Patino e Alayna Glasthal (Atomic Monster) supervisioneranno il progetto. Judson Scott e Chris White saranno i produttori esecutivi.
Il ragazzo, 17 anni, per la sua serie ha ripreso il concetto originario delle Backrooms. Un mondo parallelo al nostro, raggiungibile solo ‘no-clippando’ ai confini della nostra realtà, e costituito da un labirinto di stanze vuote e caratterizzate solo da una moquette umidiccia, la carta da parati gialla e il ronzio costante delle luci al neon. Parsons, in una serie di brevi video che riprendono gli stilemi dell’analog horror, sta dipanando una trama orizzontale che esplora la natura di questo strano mondo privo di una via di uscita.
Attraverso il suo canale, Parsons ha raggiunto e superato i 2 milioni di iscritti. Il contatore delle visualizzazioni è ben oltre le 173 milioni. La storia messa in piedi dal 17enne viene espansa non solo dai suoi video (che realizza quasi sempre da solo), ma anche da altri canali che, con alterne fortune, tentano di inserirsi nella ‘mitologia’ immaginifica creata da Parsons riprendendone personaggi, fazioni, tempistiche e tematiche. Un esempio in tal senso è costituito da A-Sync Research.
Condiscono il tutto alcuni elementi tipici degli ARG. Parsons adotta il principio ‘show, don’t tell’ costringendo gli spettatori a fare uno sforzo ulteriore. Sono i viewers a rimettere insieme i pezzi di informazione e gli indizi sparsi tra i video. Poi, insieme, nel subreddit o sul server Discord dedicato, formulano le loro teorie.
Fonte: Deadline