The Blood of Dawnwalker: il tempo è una risorsa vitale nel nuovo RPG dark fantasy dei creatori di The Witcher

The Blood of Dawnwalker

In The Blood of Dawnwalker il tempo non è solo un contatore, ma la vera valuta del gioco. Il nuovo RPG dei veterani di CD Projekt Red trasforma i giorni che scorrono in un meccanismo di design fondamentale, che influisce sulle missioni, sulle scelte e persino sulle emozioni del giocatore.

Il tempo come risorsa principale

“Trattiamo il tempo come una risorsa” ha spiegato il director Konrad Tomaszkiewicz a GamesRadar+ durante la Gamescom, evento in cui sono stati mostrati dettagli sulla produzione. “A volte diamo la possibilità di pagare una tangente per evitare di perderne, ma spetta al giocatore decidere come bilanciare denaro e ore disponibili”.

In altre parole, ogni azione ha un peso temporale, e capire quando investire minuti o risparmiare giornate intere diventa parte integrante della strategia. Un concetto sicuramente non inedito nel panorama videoludico (un esempio famoso è Fallout), ma che ormai si vede di rado nei videogiochi moderni.

30 giorni per salvare la famiglia

La premessa narrativa è semplice ma potentissima: il protagonista Coen ha 30 giorni per salvare la sua famiglia. Tuttavia, il tempo non scorre liberamente come in altri giochi con meccaniche a tempo. Ogni avanzamento avviene solo al completamento di determinati passaggi delle missioni, e il giocatore sa sempre in anticipo quanto tempo sta per spendere.

Questa scelta di design elimina la frustrazione del countdown tradizionale e rende il tempo una risorsa gestibile, quasi come l’oro o l’equipaggiamento. Eppure, il rischio è sempre dietro l’angolo: man mano che i giorni si accorciano, la pressione cresce e il peso delle decisioni diventa sempre più tangibile.

Giorno e notte, scelte e conseguenze

Coen vive una doppia natura: uomo di giorno e vampiro di notte. A seconda dell’ora in cui si affronta una missione, le abilità a disposizione cambiano, così come i rischi. “Il giocatore controllerà sempre il tempo, ma vogliamo usarlo per costruire tensione emotiva, soprattutto quando resterà poco per completare i compiti” ha aggiunto Tomaszkiewicz.

Nelle fasi finali, il tempo diventerà la risorsa più preziosa di tutte: i giocatori potrebbero essere costretti a sacrificare equipaggiamento o denaro per guadagnare ore extra, trasformando ogni scelta in una lotta contro il calendario. Con The Blood of Dawnwalker, il tempo non è più solo sfondo narrativo, ma il vero nemico da battere.

Fonte: GamesRadar+

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