Nell’intervista concessa al The New Yorker, sono stati molteplici i punti legati alla serie TV di The Last of Us ad essere stati esplorati da Neil Druckmann e Craig Mazin, come l’esistenza di un film diretto da Sam Raimi. Tra questi troviamo conferma che non solo Joel sarà più umano e fisicamente debole, ma che all’interno della serie troveremo anche una nuova tipologia di infetto mai vista né nel primo né nel secondo videogioco. Un infetto che Neil Druckmann definisce “tenero” ma che Craig Mazin reputa invece “terrificante”.
Questo infetto è stato descritto come una donna con capelli scuri e che è rimasta nel sottosuolo per tanti anni. Dalla descrizione è lecito aspettarsi qualcosa di simile a un Clicker, forse addirittura una fase intermedia tra esso e un Bloater. Quel che è certo è che sarà un nemico che non ci aspetteremo e il cui design non è stato ancora svelato, e con esso anche le relative abilità nel combattimento. “La creatura sarà mostruosa su schermo”, garantisce Craig Mazin.
Per quanto riguarda Joel, invece, Neil Druckmann ha tenuto a chiarire che non dovremo aspettarci un protagonista resistente come quello del videogioco. Effettivamente il Joel visto nel primo The Last of Us si dimostra notevolmente forte e soprattutto capace di resistere a ferite che, in quel contesto, risulterebbero essere letali. Un esempio è la ferita riportata nel supermercato, dove il personaggio viene trapassato da uno spuntone di ferro ma nonostante tutto riesce a salvarsi.
Il realismo in Joel sarà evidenziato anche da alcune caratteristiche fisiche. Apparentemente i suoi numerosi scontri a fuoco hanno danneggiato permanentemente l’udito in un orecchio, e soffrirà di alcuni dolori al ginocchio. Aspetti plausibili, se consideriamo che parliamo di un uomo di mezza età alle prese con un mondo dannatamente ostile.
Fonte: The New Yorker