The Last of Us Part 2, Horizon Forbidden West: costati più di 200 milioni di dollari, svela Sony per errore

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A causa di un errore di censura, nella giornata di ieri, 28 giugno, sono trapelate numerose informazioni confidenziali relative a Sony Interactive Entertainment. Si tratta principalmente di informazioni finanziarie e che riguardavano diversi argomenti, dai ricavi generati da Call of Duty al costo di alcune sue IP di punta quali The Last of Us Part 2 e Horizon Forbidden West.

Secondo quanto emerso dal documento, che Sony ha poi chiesto di rimuovere alla FTC, sia The Last of Us che Horizon Forbidden West sono costati oltre 200 milioni di dollari. Entrando nel dettaglio, la nuova epopea di Guerrilla Games è costata circa 212 milioni di dollari e il suo sviluppo, durato cinque anni, ha impegnato circa 300 dipendenti.

Per The Last of Us, invece, il costo cresce, mentre diminuisce il numero di dipendenti che hanno lavorato sul progetto. Il titolo Naughty Dog è costato 220 milioni, cifre da capogiro e che non distano molto da quelle di colossi quali Grand Theft Auto 5. A lavorare sul progetto furono 200 dipendenti. I lavori sul progetto sono iniziati nel 2014.

Dati del genere confermano dunque la crescita dei costi per i Tripla A, con un titoli lineare che ora arriva a sfiorare i costi di Grand Theft Auto 5, all’epoca uno dei prodotti multimediali più costosi di sempre. Insomma, questa FTC sta portando a galla diversi segreti che, sino a questo momento, erano appannaggio di insider e giornalisti rinomati. Pane per i più curiosi, ma siamo certi che le aziende non gradiranno questa fuga continua di notizie.


Sempre nel corso del processo sono emersi anche alcuni piccoli segretucci relativi a Microsoft. L’azienda Statunitense, prima di Activision, aveva messo nel mirino realtà importantissimi come SEGA e Square Enix e pensava anche di riprendersi Bungie.

Fonte: The Verge