La saga di The Witcher, sfidiamo a dire il contrario, è oggi un innegabile successo. L’autore dei libri, però, sembra avere qualche sassolino nella scarpa di troppo.
Il fatto che il volto di Geralt venga associato a quello del gioco e non al personaggio letterario a cui si è ispirato, infatti, non va giù allo scrittore Andrzej Sapkowski. In quanti sanno, effettivamente, di cosa tratta l’opera cartacea?
“Sulle copertine dei miei libri ci sono ormai immagini del gioco”, ha infatti detto Sapkowski, in una recente intervista. “Molti appassionati credono ormai che il gioco sia antecedente al libro”.
“Ogni giorno devo spiegare ai fan che ho scritto i libri 12 anni prima dell’arrivo del videogioco, che quei vermi della sabbia non sono affatto opera mia, e così via”.
“Gli scrittori di videogiochi lavorano solo per i soldi. Proprio per questo le loro sceneggiature sono spesso sciatte, senza sentimento”.
“Alla fine, non è neanche colpa loro. Non sono invidioso del grande successo ottenuto dal gioco, ci mancherebbe altro. Ma esiste un solo Witcher, quello che appartiene a me, e quello che nessuno mi porterà mai via”.
Già in passato, Sapkowski ha ammesso di non essere affatto un appassionato di videogiochi, ma mai come oggi è arrivato così tanto a prendere le distanze dall’adattamento di CD Projekt.
Fonte: The Wolf Hall