Tomb Raider 4–6 Remastered: altri tre classici da recuperare – Recensione PS5

Tomb Raider 4-6 Remastered

Grandi assenti nella precedente rimasterizzazione, l’ultima parte delle avventure originali di Lara Croft ritornano (con varie migliorie) in Tomb Raider 4–6 Remastered. Come è facilmente intuibile dal titolo, questa seconda collezione contiene invece la quarta, quinta e sesta avventura – in ordine di uscita – della bella avventuriera inglese. Il risultato, anche a causa della bontà delle opere originali, è sicuramente più altalenante della Remastered precedente, ma non per questo è un’operazione completamente da buttare.



Fermo restante che gli sviluppatori, come già dimostrato in passato, sono dei veri assi dei lifting digitali. Il lavoro, anche in questo caso, è magistrale. Pur mantenendo intatte le geometrie dei giochi originali, la ripulita a texture, modelli dei personaggi e illuminazione dona al tutto un tocco moderno e nostalgico allo stesso tempo. Chiunque abbia messo mano alle loro opere sa benissimo di cosa parliamo, e anche di come forse siano i migliori sulla piazza quando si tratta di svecchiare capolavori intoccabili. La loro non è solo un’incredibile capacità di rimasterizzazione, ma anche coraggio nel prendere decisioni artistiche che vanno a intaccare la visione originale di Eidos, laddove i limiti di PlayStation 1 rendevano poco chiare alcune intenzioni. Allo stesso modo, la rimasterizzazione offre le medesime migliorie in tutti gli episodi, come salvataggi liberi infiniti, controlli moderni e vari miglioramenti alla ‘Quality of Life‘ che rendono il tutto più al passo coi tempi e, soprattutto, omogeneo. Purtroppo, se i primi tre episodi sono dei capisaldi quasi intoccabili, lo stesso non si può dire di Tomb Raider 4, 5 e 6, già facenti parte della fase discendente di Eidos.

Tomb Raider 4 è forse il migliore del pacchetto: un’avventura lunghissima e sfaccettata, piena di idee nuove e coraggiose, anche se un po’ divisive. Non è eccessivamente difficile e scorretto, ma il sistema a mappe più aperte finisce per diventare un problema sul lungo termine, con un’impostazione quasi da metroidvania che spinge a continui andirivieni negli stessi livelli per aprire passaggi precedentemente bloccati. L’idea sulla carta è anche interessante, ma nei livelli più avanzati finisce per confondere più di quanto diverte, e resta sicuramente una delle introduzioni più discusse dalla sua uscita. Per il resto, il tono più cupo e una narrativa più presente rendono Tomb Raider 4 un capitolo imprescindibile, denso di livelli memorabili e inquietante al punto giusto.

Tomb Raider Chronicles, quinto episodio, zoppica già un po’ di più. Se andiamo dietro le quinte dello sviluppo, infatti, già spuntano fuori le prime crepe. Il team voleva chiudere la saga con il quarto episodio, e questo Chronicles è infatti un ennesimo tentativo di proseguire qualcosa che già iniziava a perdere di smalto. Il risultato è un gioco interessante, quasi sperimentale, ma che manca di veri picchi qualitativi. Tra l’altro, è anche il capitolo più breve della saga, figlio di uno sviluppo frettoloso e svogliato che neanche il team ha voluto poi nascondere. Il quinto capitolo ha un inizio abbastanza normale, solo per poi saltare in intere sequenze horror con Lara disarmata e perennemente in fuga e, addirittura, infiltrazioni stealth in edifici superfuturistici. Le idee in realtà son tante e varie, ma quasi tutte appena abbozzate. Nel migliore dei casi, siamo di fronte a ottimi tentativi di svecchiare una formula ormai stantia; nel peggiore, interi livelli si reggono su meccaniche che a malapena funzionano.

Angel of Darkness, quello che poi è stato l’ultima pietra sulla tomba di Eidos e sulla Lara classica, è già un miracolo che sia stato in qualche modo riproposto oggi. Pecora nera della saga e unica motivazione per cui il team fallì, per poi lasciare tutto nelle mani dei reboot di Crystal Dynamics, la sua presenza nella Remastered colse tutti alla sprovvista già all’annuncio. Parliamo di un gioco incompleto in quasi ogni suo aspetto, con narrativa spezzata, meccaniche appena abbozzate e un’infinità di bug che a malapena rendevano possibile il proseguimento. La ciliegina sulla torta era un sistema di controllo davvero pessimo, impreciso e inaffidabile che rendeva ogni traversata una vera impresa, e non di quelle soddisfacenti. L’atmosfera da thriller e un passaggio ad avventure più urbane (ma non esclusivamente tali) finì comunque per rendere unico Angel of Darkness e, a modo suo, memorabile. Per quanto memorabile possa essere una gemma grezza che non ha mai avuto la possibilità di brillare.

Purtroppo, perché questo sesto episodio potesse funzionare, non poteva di certo bastare una Remastered. L’illusione viene presto spezzata dalla dura realtà, e il gioco è terribile oggi tanto quanto lo era all’epoca. A poco o nulla servono i controlli rinnovati, scomodi almeno quanto quelli originali, e una nuova veste grafica che cambia poco o nulla. Il lavoro di rimasterizzazione, in questo caso, è stato sicuramente un po’ svogliato, forse anche perché si stava partendo da una causa persa.

In generale, siamo contenti che Tomb Raider 4-6 Remastered sia arrivato sul mercato, anche solo per completare i pacchetti migliorati dei sei Tomb Raider originali. Purtroppo, questo secondo cofanetto contiene tre giochi che, per i motivi più disparati, già originariamente non erano all’altezza della trilogia originale. Per quanto il lavoro di lifting sia stato eccellente – ma non su tutti i capitoli – nulla si poteva fare per la qualità altalenante dei giochi originali, e su questo non poteva farci davvero nulla nessuno. Questa seconda Collection di rimasterizzazioni contiene quindi un ottimo gioco, uno discreto e uno terribile, ma resta un’ottima offerta per il prezzo a cui viene venduta. Per quanto imperfetti, questi restano gli ultimi veri Tomb Raider arrivati sugli scaffali, e per molti nostalgici potrebbe essere abbastanza per allacciarsi nuovamente le cinture.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7.5
tomb-raider-4-6-remastered-altri-tre-classici-da-recuperare-recensione-ps5 Grandi assenti nella precedente rimasterizzazione, l’ultima parte delle avventure originali di Lara Croft ritornano (con varie migliorie) in Tomb Raider 4–6 Remastered. Come è facilmente intuibile dal titolo, questa seconda collezione contiene invece la quarta, quinta e sesta avventura – in ordine di uscita...