
La community italiana di Tomb Raider è già sul piede di guerra: Tomb Raider Catalyst e Tomb Raider: Legacy of Atlantis non avranno il doppiaggio in italiano, una scelta che ha immediatamente acceso il dibattito tra i fan storici della saga. A poche ore dalla diffusione della notizia, in rete sono comparse le prime petizioni ufficiali, con l’obiettivo di convincere publisher e sviluppatori a riconsiderare la localizzazione audio per il mercato italiano.
Si tratta di un tema particolarmente delicato per una serie come Tomb Raider, che in passato ha sempre goduto di una forte attenzione alla localizzazione, contribuendo in modo decisivo alla popolarità del personaggio di Lara Croft anche nel nostro Paese.
Una scelta che delude i fan storici di Lara Croft
L’assenza del doppiaggio italiano rappresenta un passo indietro rispetto alla tradizione della saga, soprattutto considerando il forte legame che il pubblico italiano ha sviluppato negli anni con la voce localizzata di Lara Croft. Per molti giocatori, il doppiaggio non è un semplice extra, ma una componente fondamentale dell’immersione narrativa, in particolare in titoli fortemente story-driven come Catalyst e Legacy of Atlantis.
La decisione di limitare l’audio ad alcune lingue principali viene interpretata da parte della community come una riduzione dell’attenzione verso mercati storicamente importanti, alimentando il timore che la localizzazione completa possa diventare sempre meno una priorità nei futuri capitoli.
Le petizioni online chiedono il ritorno dell’italiano
Nel giro di pochi giorni sono apparse diverse petizioni su Change.org, tutte accomunate dalla richiesta di aggiungere il doppiaggio in italiano – insieme ad altre lingue europee – per entrambi i titoli. Una delle iniziative più condivise punta esplicitamente all’introduzione delle voci italiane, spagnole e polacche in Tomb Raider: Legacy of Atlantis, sottolineando come si tratti di mercati storicamente molto attivi per la serie. Potete trovarla a questo indirizzo.
Un’altra petizione, invece, richiama direttamente il valore simbolico della voce italiana di Lara Croft, chiedendo il coinvolgimento della storica doppiatrice per restituire continuità e identità al personaggio anche nei nuovi capitoli. Il messaggio è chiaro: per molti fan, Tomb Raider senza doppiaggio italiano perde parte della sua anima. Potete appoggiare la petizione qui.
Un tema ricorrente nell’industria videoludica
Il caso di Tomb Raider Catalyst e Legacy of Atlantis non è isolato, ma si inserisce in una tendenza più ampia che vede sempre più produzioni ridurre il numero di lingue supportate per il doppiaggio completo, spesso per ragioni di costi e tempistiche. Tuttavia, quando si parla di franchise storici e di grande richiamo, queste scelte finiscono quasi sempre per generare forti reazioni.
Negli ultimi anni, diverse community europee hanno dimostrato come la pressione dei giocatori possa effettivamente portare a cambi di rotta, soprattutto quando le richieste sono supportate da numeri significativi e da una comunicazione coordinata.
C’è ancora spazio per un ripensamento?
Al momento, non sono arrivate risposte ufficiali da parte dei responsabili della serie in merito alle petizioni. Tuttavia, la rapidità con cui le iniziative stanno raccogliendo firme suggerisce che il tema non verrà ignorato facilmente. In passato, situazioni simili hanno portato all’aggiunta tardiva di lingue o a soluzioni alternative, come aggiornamenti post-lancio.
Per i fan italiani, la speranza è che Tomb Raider Catalyst e Legacy of Atlantis possano ancora accogliere il doppiaggio nella nostra lingua, restituendo a Lara Croft quella voce che ha accompagnato intere generazioni di giocatori.
L’assenza del doppiaggio italiano in Tomb Raider Catalyst e Legacy of Atlantis ha acceso una protesta immediata, dimostrando quanto il pubblico tenga ancora alla localizzazione completa dei grandi franchise. Le petizioni online rappresentano un segnale forte e chiaro: il mercato italiano vuole continuare a vivere le avventure di Lara Croft nella propria lingua. Resta ora da capire se publisher e sviluppatori sceglieranno di ascoltare questa richiesta.
Fonte: Change.org – Change.org










