In conclusione
Toukiden 2 è ben lungi dall’essere perfetto: graficamente si poteva osare qualcosa in più, idem sul comparto di animazioni e sulla trama – accattivante ma raccontata con poca passione – ma è indubbiamente perfetto per tutti coloro che da un Gioco di Ruolo orientale cercano un prodotto fedele alle radici dell’intero genere.
Eccezion fatta per dei dialoghi ripetitivi e fin troppo invasivi, il titolo in sé è un ruolistico puro e senza troppi fronzoli: ci si crea un personaggio, lo si incolla al proprio stile di combattimento preferito, lo si spedisce a falciare mostri di ogni genere e grandezza in giro per il mondo, si guadagnano materiali per potenziarsi l’equipaggiamento, si va alla ricerca di mostri ancora più temibili e così via, per dieci, venti, cento ore.
Incredibilmente, non annoia mai. La linea di difficoltà non ha particolari picchi ma, al tempo stesso, costringe il giocatore a studiare con attenzione tutto ciò che ha a disposizione, dalle armi alle armature, dalle tecniche speciali agli spiriti evocabili. Parliamo di un gioco vastissimo, pieno di possibilità e soprattutto mai scontato: le infinite attività secondarie non puzzeranno di già visto e mai e poi mai si trasformeranno in semplici ordini da seguire per racimolare qualche ingrediente in più.
Ovviamente, bisogna apprezzare a prescindere un genere che fa della ripetizione – per quanto assurdo possa sembrare – il suo punto forte. Ancor più forte, tra l’altro, se si gode dell’esperienza con altri amici in carne e ossa.
Insomma, siamo forse di fronte al più valido dei cloni di Monster Hunter sulla piazza. Chiunque cerchi una valida alternativa con cui passare il tempo, addirittura superiore alla sua musa ispiratrice in ben più di un ambito, con questo nuovo Toukiden va davvero sul sicuro.