Il co-fondatore di Oculus VR, Brendan Iribe, ha comunicato oggi che la trattativa che ha portato Facebook a comprare Oculus VR è durata appena tre giorni.
“Io e Palmer Luckey non avevamo mai pensato di vendere Oculus VR. Poi improvvisamente si è presentato alla nostra porta Mark Zuckerberg che ci ha invitato presso il quartier generale di Facebook e si è proposto di comprare la nostra società. Inizialmente eravamo perplessi, avevamo paura di poter perdere la nostra indipendenza e di dover abbandonare il nostro target di utenti, ovvero i videogiocatori. Mark però ci ha assicurato che non sarebbe stato così e ci ha chiesto come avrebbe potuto aiutare lo sviluppo di Oculus Rift; ci siamo subito resi conto di aver davanti non un semplice uomo d’affari ma un vero geek, un vero videogiocatore, una persona che ha capito la rivoluzione che abbiamo iniziato. Gli abbiamo mostrato alcune demo e ne è rimasto assolutamente affascinato. Abbiamo subito capito che Facebook avrebbe potuto aiutarci nello sviluppo del nostro casco per la realtà virtuale, Facebook ci permetterà infatti di abbattere i costi e di ottimizzare l’hardware di Oculus Rift. L’entusiasmo di Mark Zuckerberg è stato tale che nel giro di appena tre giorni abbiamo concluso un affare che normalmente avrebbe richiesto diversi mesi… è una cosa a dir poco incredibile”.
Tre giorni per chiudere una trattativa che ha portato una società a spendere ben due miliardi di Dollari è un tempo assolutamente impensabile. Un tempo talmente breve che lascerebbe pensare che effettivamente Shuhei Yoshida non sapesse assolutamente nulla di questa trattativa e che le sue parole di ieri fossero sincere.