
Il CEO di TSMC, C. C. Wei, ha dichiarato recentemente che la capacità produttiva dell’azienda non è sufficiente a soddisfare la domanda attuale di semiconduttori. Durante la cerimonia dei Semiconductor Industry Association Awards, Wei ha spiegato che la richiesta supera di circa tre volte quello che TSMC può effettivamente produrre. Questo gap evidenzia quanto l’era dell’intelligenza artificiale e l’adozione massiva di chip avanzati stia mettendo sotto pressione la principale foundry mondiale.
Nonostante gli sforzi di espansione — con nuove fabbriche in Taiwan, Stati Uniti, Giappone e Europa — la produzione sui nodi “avanzati” (7 nm e inferiori, quindi 5 nm, 3 nm e presto 2 nm) resta largamente insufficiente. Secondo Wei, anche aumentando la produzione non sarà semplice colmare il divario a breve termine: il “collo di bottiglia” nel settore dei semiconduttori persisterà per diversi trimestri ancora.
Perché questa carenza è così urgente
La domanda esplosa deriva in gran parte dall’accelerazione nel campo dell’Intelligenza Artificiale: GPU, chip per data center, acceleratori per machine learning, SoC per smartphone e altri prodotti ad alte prestazioni — tutti fanno ampio uso dei processi avanzati forniti da TSMC.
Poiché molte grandi aziende (come NVIDIA, Apple, AMD, Google, ecc.) dipendono quasi esclusivamente da TSMC per i loro chip più evoluti, la scarsità di wafer avanzati significa che queste aziende potrebbero affrontare ritardi significativi nei loro piani di lancio.
Anche l’espansione delle fabbriche — seppur in corso — non fornirà sollievo immediato: secondo Tom’s Hardware, le nuove strutture non produrranno in volumi significativi prima del 2026.
Le conseguenze per il mercato dei semiconduttori e il mondo tech
Se questa situazione perdura, ci sono diversi rischi strutturali. Potremmo assistere a ritardi nei lanci di GPU e chip per AI, a un aumento dei prezzi dovuto alla scarsità di offerta, e a una maggiore pressione sui produttori rivali, come Samsung Foundry o altre foundry emergenti, per cercare di colmare il vuoto.
In più, questa carenza mette in luce la fragilità dell’intera supply chain globale di semiconduttori: se un singolo produttore come TSMC non riesce a stare al passo, l’intero settore può subire conseguenze lunghe e profonde.
Fonte: Wccftech










