
Secondo quanto riportato da Wccftech, TSMC si prepara ad aumentare i prezzi dei propri chip fino al 10%. Una decisione che arriva come risposta diretta ai dazi commerciali sempre più incisivi sulle importazioni tecnologiche, soprattutto per quanto riguarda la produzione e distribuzione internazionale.
L’azienda taiwanese, che rappresenta uno dei pilastri mondiali nella produzione di semiconduttori, fornisce chip a colossi come Apple, NVIDIA, AMD, Qualcomm e Intel. Un incremento di questa portata non può quindi che avere ripercussioni immediate sull’intero mercato tecnologico globale.
Conseguenze sui dispositivi consumer
Un aumento del 10% nei costi di produzione dei chip si tradurrà inevitabilmente in rincari per i consumatori finali. Tra i prodotti più colpiti ci saranno:
- Smartphone e tablet, settori in cui TSMC è fornitore chiave per Apple e altri brand di primo piano.
- Schede video NVIDIA e AMD, già note per prezzi oscillanti in base alla disponibilità e al costo dei componenti.
- Processori desktop e notebook, con possibili aumenti significativi sulle nuove generazioni di CPU Ryzen e Intel.
Se confermata, questa scelta potrebbe avere un effetto a catena, rendendo più costoso l’acquisto di dispositivi tecnologici sia per il pubblico generalista che per gli appassionati di PC gaming e professionisti.
Un mercato già sotto pressione
Il settore tecnologico sta vivendo una fase complessa: da un lato c’è una domanda sempre crescente di potenza di calcolo per intelligenza artificiale, cloud computing e gaming, dall’altro i costi di produzione continuano a salire. TSMC, che ha investito massicciamente nelle nuove fonderie a 3nm e 2nm, cerca così di proteggere i margini senza rallentare l’innovazione.
Questa mossa però potrebbe rendere ancora più difficile l’accesso alle nuove tecnologie, accentuando le tensioni di un mercato già caratterizzato da prezzi alti e disponibilità limitata.
Prospettive future
Resta da vedere se i grandi partner industriali assorbiranno parte dei rincari o se li trasferiranno interamente ai consumatori. In ogni caso, le prospettive indicano che nei prossimi mesi acquistare smartphone, schede video e CPU di nuova generazione potrebbe diventare più costoso.
Per chi stava pianificando un aggiornamento hardware o l’acquisto di un nuovo dispositivo, la decisione di TSMC rappresenta un ulteriore ostacolo che potrebbe spingere molti a rimandare l’investimento.
Fonte: WCCFTech









