Negli ultimi tempi Ubisoft è stata attaccata perchè alcuni dei suoi titoli sono considerati politicizzati.
I casi più eclatanti sono stati The Division 2 ambientato a Washington e Assassin’s Creed Odyssey che consentirebbe relazioni omosessuali.
In precedenza lo stesso Far Cry 5 ha avuto le sue dosi di critica per aver mostrato al pubblico alcune tematiche politiche che poi non sono state affrontate nel gioco.
Il CEO di Ubisoft Yves Guillemot ha voluto spiegare che anche se questi titoli presentano tematiche di attualità, non sono politicamente schierati.
“Il nostro obiettivo in tutti i giochi che creiamo è far pensare la gente. Vogliamo porli di fronte a questioni che non sempre si pongono da soli. Vogliamo che i giocatori ascoltino differenti opinioni e abbiano la loro opinione. Il nostro scopo è quello di dare al giocatore il necessario per pensare su queste questioni, ed essere in grado di vederlw con un certo distacco“, ha spiegato Guillemot.
Fonte: The Guardian