Valve ha introdotto silenziosamente nuove linee guida per i contenuti pubblicabili su Steam, con particolare attenzione – e preoccupante vaghezza – verso i giochi destinati a un pubblico adulto. A quanto pare, non sarà più consentito pubblicare contenuti che potrebbero violare gli standard delle società di carte di credito, delle banche e dei provider di rete.
Sebbene non sia chiaro il momento esatto dell’introduzione di questa nuova regola, è probabile che sia comparsa tra maggio e luglio 2025. La formulazione lascia spazio a molte interpretazioni: Valve parla genericamente di contenuti che potrebbero entrare in contrasto con le norme delle entità finanziarie collegate ai processi di pagamento.
Un cambio di rotta rispetto al “tutto è permesso”
Valve aveva precedentemente adottato un approccio permissivo, dichiarando di voler accettare ogni tipo di gioco, tranne quelli illegali o che costituissero “trolling” evidente. Tuttavia, dopo che diversi titoli a contenuto sessuale estremo – tra cui giochi con tematiche di incesto – sono finiti nel mirino della stampa, la società sembra aver fatto marcia indietro.
Secondo SteamDB, numerosi giochi con contenuti controversi sono stati rimossi senza preavviso dal catalogo. Valve, nel rispondere alle domande di Eurogamer, ha spiegato il motivo: “Siamo stati recentemente informati che alcuni giochi disponibili su Steam potrebbero violare gli standard dei nostri processori di pagamento e dei loro circuiti bancari collegati. Di conseguenza, abbiamo ritirato quei giochi dal negozio, poiché la perdita dei metodi di pagamento impedirebbe ai clienti di acquistare altri titoli e contenuti”.
Valve ha aggiunto che sta contattando direttamente gli sviluppatori dei giochi coinvolti e sta offrendo crediti per distribuire altri titoli in caso i contenuti rimossi fossero gli unici pubblicati.
Gli sviluppatori temono la censura finanziaria
La vaghezza delle nuove regole ha scatenato ansia e confusione nella community di sviluppatori indipendenti di giochi per adulti. Alcuni temono che si stia aprendo la porta a una censura di tipo finanziario, delegata non a normative statali, ma al potere di società come Visa e Mastercard.
Il creator NoahFuel Gaming ha dichiarato sui social: “È la normalizzazione silenziosa della censura finanziaria, e colpirà soprattutto i giochi LGBTQ+ e i loro sviluppatori. Le banche diventano autorità morali. Hanno già fatto pressione su Patreon e OnlyFans per rimuovere contenuti NSFW. Ora tocca a Steam”.
Secondo Noah, le opere queer, transgressive o non conformi agli standard culturali dominanti rischiano di essere le prime a essere etichettate come “controverse”, anche se non contengono materiale esplicito.
Il vero potere dietro la censura: le banche
Non è la prima volta che le società finanziarie intervengono nei contenuti digitali. In passato, Patreon e OnlyFans hanno subito pressioni simili da parte dei circuiti di pagamento, obbligandoli a moderare o eliminare contenuti di natura erotica. Ora sembra che anche Steam sia stata costretta a seguire la stessa linea.
La mancanza di trasparenza sui criteri utilizzati lascia però aperte grandi incertezze: quali contenuti saranno vietati? Come distinguere un’opera provocatoria da una “non conforme”? E chi decide cosa è accettabile?
Il rischio di colpire creatività e diversità
Questo nuovo scenario potrebbe avere un impatto devastante sugli sviluppatori indipendenti, in particolare su quelli che producono contenuti espliciti e non solo, anche contenuti LGBTQ o titoli più sperimentali e ‘inusuali’. Con Steam che rappresenta una delle principali piattaforme di distribuzione per giochi PC, l’autocensura rischia di diventare una scelta obbligata.
Valve, per ora, non ha fornito linee guida dettagliate né una lista chiara di ciò che è permesso o vietato. E finché la situazione resterà ambigua, il timore è che i contenuti ritenuti “scomodi” spariscano uno dopo l’altro, senza possibilità di replica.
Fonte: Eurogamer
