È cosa nota che in qualsiasi TG o talk show quando si parla di videogiochi si arriva sempre a dire che sono pericolosi, per qualche estremista sono addirittura la radice di ogni male!
Ma è davvero così? Le mamme fanno bene a preoccuparsi? La risposta corretta come sempre è nel mezzo. Tutto dipende dalla misuca in cui questi vengono adoperati.
A spiegarcelo è stata Constance Steinkuehler, docente di informatica, in un seminario tenutosi a Irvine. La docente spiega che giocare fa bene, ma sempre con moderazione.
Non esiste nessuna evidenza scientifica che i videogiochi diano luogo a comportamenti violenti. Di sicuro non più di altri media convenzionali come il cinema o la TV.Uno dei principali punti negativi risiede nella posibilità che generino attaccamento e dipendenza, i ragazzi soprattutto i più piccoli se lasciati da soli trascureranno i compiti assegnati per giocare.
Analogamente vanno tenute sotto controllo postura e attività fisica, fondamentali per il corretto sviluppo di un adolescente.
Con la docente concorda anche il professor Scot Osterweil del MIT di Boston. “I genitori devono tener sotto controllo i comportamenti ossessivi“.
Riguardo la violenza Osterweil fa notare che i casi di omicidio negli USA dal ’91 ad oggi si sono ridotti. Si è passati dai circa 25.000 casi ai 17.250 casi dello scorso anno.
“Se ci fosse stata una correlazione tra videogiochi e violenza l’avremmo notata“, ha dichiarato Osterweil.
Anche i comportamenti sociali non risultano maggiormente influenzati, star da soli in una stanza a suonare il violino per sei ore non è meglio che passare lo stesso tempo con i videogiochi.
In aggiunta i videogiochi sfidano gli adolescenti a superare difficoltà sempre maggiori. Questo può avere effetti benefici anche nella vita quotidiana.
Fonte: Los Angeles Times