I più grandi di voi ricorderanno la polemica scoppiata diversi anni fa quando cominciò a diffondersi il cinema in 3D. In quel periodo, circa 7 anni or sono, gli occhialini 3D non erano ancora usa e getta, ma in molti casi si trattava di occhiali attivi come quelli adottati oggi dalle TV 3D e in altri casi avevano delle lenti in vetro antiriflesso come quelli Dolby 3D.
Oltre alle accuse di mal di testa, gli occhiali 3D vennero accusati di diffondere virus e altre malattie oculari. Per questo motivo tutti i cinema dovvettero dotarsi di speciali sistemi per lavare e sterilizzare gli occhiali dopo ogni utilizzo, oltre che di addetti incaricati alla raccolta delle lenti all’uscita della sala.
Oggi questo problema si sta riproponendo con i visori VR. Infatti in molti segnalano il diffondersi dell’herpes oculare, anche tra gli stessi addetti ai lavori come dimostra lo screenshot di una chat (con nomi censurati per motivi di privacy).
A quanto pare il sistema di mascherine usa e getta creato appositamente per gli eventi pubblici da Oculus non è particolarmente efficiente in quanto il virus riesce ad annidiarsi in altre parti del visore.
Anche Cliff Bleszinski, fondatore di Epic Games, ha confermato la cosa tramite Twitter.
https://twitter.com/therealcliffyb/status/791007685667946496
Fonte: Dailydot