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Warhammer 40.000: Dawn of War III – Recensione

1 Ritorno alla guerra

Lo studio di Relic Entertainment era sparito dai radar dopo l’acquisizione da parte di Sega, e la speranza di vedere un nuovo capitolo dedicato al famoso mondo di Warhammer 40.000 sembrava svanita nel nulla, almeno fino all’anno scorso. Durante una presentazione esclusiva infatti, venne alla luce che la serie Dawn of War non era ancora conclusa, e ad un anno di distanza, ecco arrivare il terzo episodio di uno dei titoli strategici più amati dai fan sia dei RTS che del mondo creato da Games Workshop.

Il gameplay di Dawn of War III è da considerarsi in parte un ritorno alle origini.

Nonostante la gioia dei molti fan riguardo l’annuncio del nuovo Dawn of War, i primi filmati rilasciati hanno generato diverse preoccupazioni fra gli appassionati. Uno dei maggiori timori era dovuto al fatto che alcune meccaniche di gioco siano virate troppo verso l’universo MOBA, costola nata dai RTS e non sempre apprezzata dai puristi. Ad esempio l’uso smodato degli Eroi, che comprometteva la parte tattica del titolo, critica già mossa anche al secondo capitolo della saga. Dopo aver provato a fondo questo Dawn of War III possiamo dirvi che queste preoccupazioni sono infondate, anzi il titolo unisce diversi aspetti del primo e secondo capitolo creando una strada del tutto nuova per la serie.

2 Conflitto nello spazio

Dawn of War III si apre con un filmato in CGI che incarna perfettamente l’atmosfera cupa e violenta del mondo di Warhammer 40.000. Le modalità a nostra disposizione non sono purtroppo molte: potremo dedicarci alla campagna single player o alla modalità multiplayer.
Prima di iniziare a giocare seriamente, ci vengono proposti tre tutorial che spiegano le basi fondamentali del gioco. Questi sono abbastanza basilari e superficiali per chi mastica il genere da tempo. Avviata la campagna single player ci troveremo lanciati in mezzo a una grossa battaglia fra le tre fazioni comandabili: I possenti Space Marines, i caotici Orki e gli eterei Eldar. La storia ruota intorno al recupero della Lancia di Khaine, potentissimo manufatto ambito da tutte e tre le forze in gioco per i propri oscuri piani di conquista. La ventina d’ore circa, che ci serviranno a completare la campagna, vedono una prima parte piuttosto introduttiva e piuttosto fiacca, seguita da una seconda ricca di avvenimenti, tradimenti e battaglie epiche.

Non mancano gli Eroi, le nostre unità di élite in grado di cambiare le sorti dello scontro grazie alla loro potenza superiore.

Le diciassette missioni da cui è composta la campagna ci vedranno prendere il comando, a rotazione, di tutte e tre le fazioni in gioco, potendo utilizzare anche alcuni fra gli eroi più famosi del mondo di Warhammer 40.000, come il comandante dei corvi sanguinari Gabriel Angelos, la veggente Eldar Macha, o l’ambizioso capo guerra degli Orki Gorgutz. Le vicende narrate strizzano l’occhio soprattutto ai fan più affezionati della serie, infatti nessuno degli eroi o delle vicende viene introdotto propriamente, lasciando un po’ spaesato chiunque non conosca per filo e per segno l’ambientazione. Le missioni proposte sono piuttosto varie: si va da missioni classiche, come la protezione della propria base o la conquista di quella avversaria, fino a sessioni in cui dovremo farci strada con un eroe e un manipolo di truppe fino alla fine della missione senza possibilità di ottenerne altre. La campagna giocata dunque supporta bene le tinte epiche della storia, e l’esperienza maturata in single sarà un’ottima introduzione al fulcro del titolo, rappresentato dal multiplayer.

3 Eroi e risorse


Il gameplay di Dawn of War III è da considerarsi in parte un ritorno alle origini. In questo terzo capitolo torna ad essere fondamentale il controllo della mappa, soprattutto dei suoi punti di controllo per ottenere le preziose risorse. Chi controlla le risorse infatti controlla la partita, un’equazione semplice e molto diffusa nel mondo degli strategici che qui torna in modo preponderante. Le prime fasi di ogni partita infatti ci vedranno alle prese con l’espansione della nostra base, così da poter costruire nuovi edifici ed ampliare la gamma di scelta delle nostre truppe. Per far questo, dovremo ottenere il controllo dei punti risorse, che ci daranno sia i punti Requisizione che quelli Energia. I punti di controllo risorse potranno poi essere potenziati spendendo sia Requisizione che Energia per poter ottenere in modo più veloce queste due fondamentali risorse. Potremo poi costruire delle difese su questi punti per rendere più efficace il nostro controllo su di esse.

I tre eserciti a nostra disposizione offrono possibilità e strategie molto diverse.

Non mancano gli Eroi, le nostre unità di élite in grado di cambiare le sorti dello scontro grazie alla loro potenza superiore. Rispetto al secondo capitolo però, queste unità speciali saranno molto meno incisive durante gli scontri. Da sole in pratica, non potranno più fare la differenza, se non supportate da una buona tattica e da delle truppe di sostegno, finendo per venire facilmente sconfitte da un avversario ben organizzato. Gli eroi saranno molto vari e con abilità diverse fra di loro, andando da quelli prettamente offensivi a quelli più di supporto, oppure un mix fra le due cose. Per richiamarli in campo avremo bisogno della terza e ultima risorsa disponibile nel gioco, i Punti Élite, punti che si guadagneranno durante i combattimenti durante i match o tramite la conquista di alcuni punti di controllo.

4 Space Marines, Eldar e Orki


I tre eserciti a nostra disposizione offrono possibilità e strategie molto diverse: gli Space Marines sono i più equilibrati e quelli più adatti ai neofiti, grazie alla loro versatilità sia nel corpo a corpo che nel lungo raggio, riescono a coprire bene ogni ruolo senza eccellere in nessun campo specifico; gli Orki sono resistenti e numerosi, si basano soprattutto sulla fisicità pura, e fra i loro punti di forza troviamo la possibilità di migliorare le unità o di crearne di nuove utilizzando i rottami sparsi per le mappe. Altra caratteristica è il potenziamento dovuto allo scatenarsi della Waaagh, una specie di ira barbarica che aumenta tutte le caratteristiche degli Orki una volta attivata una torre Waaagh; infine gli Eldar hanno le truppe fisicamente più fragili, ma compensano con un’alta mobilità, dovuta anche alla possibilità di teletrasportare truppe e basi per tutta la mappa. Un esercito ottimo per le tattiche di guerriglia.

L’esperienza online si focalizza sulla distruzione del Nucleo Energetico della base nemica.

La personalizzazione del proprio esercito offre molte possibilità grazie alle Dottrine, particolari talenti che servono a migliorare le proprie unità o i propri tratti razziali, offrendo maggior varietà tattica per ognuna delle tre forze. Per acquistare Dottrine e nuovi Eroi ci serviranno i punti teschio, ottenibili completando le missioni della campagna e tramite il livellamento dei nostri Eroi nel multiplayer. Potremo inoltre potenziare le nostre truppe durante i match, offrendo una piccola possibilità di personalizzazione al giocatore. Ad esempio potremo equipaggiare la fanteria degli Space Marine con fucili al plasma oppure lanciafiamme a seconda della situazione. Dawn of War III offre dunque un rinnovato approccio tattico che vi farà sbizzarrire sulle possibilità di gestione della battaglia. Certo, la curva di apprendimento non è affatto semplice e vi ci vorranno parecchie partite prima di prenderci davvero la mano. L’IA in generale si comporta bene, ma non mancano situazioni in cui dovrete monitorarla costantemente, altrimenti vedrete le vostre unità puntare il bersaglio sbagliato oppure, ancora peggio, subire gli attacchi dei nemici passivamente.

5 Battaglie in multiplayer


Il multiplayer, per il momento, non offre particolare varietà, infatti potrete scegliere di sfidarvi in scontri diretti 1vs1, 2vs2 o 3vs3 in otto mappe diverse. L’esperienza online si focalizza sulla distruzione del Nucleo Energetico della base nemica, ma prima di poterlo attaccare dovrete distruggere gli scudi energetici e le torrette poste a difesa, solo allora potrete attaccare direttamente l’obiettivo.

Relic ha deciso di imparare dagli errori del passato e provare una nuova strada senza dimenticare quanto di buono era stato fatto nei primi due capitoli.

Le battaglie multiplayer premiano soprattutto le tattiche aggressive, ma senza mandare le proprie truppe allo sbaraglio. Restare troppo arroccati in difesa invece vi farà perdere le preziose risorse sparse per la mappa, risorse che daranno un grosso vantaggio a chi le controllerà sin dall’inizio. Lo scontro online è diviso in tre fasi chiamate Escalation Phases, che garantiranno vari bonus a seconda della fase in cui ci si trova. Ad esempio è previsto un rimborso di risorse alla morte delle vostre unità, così da non sbilanciare troppo le forze degli eserciti sin da subito. Grazie a questo sistema sarà dunque più facile arrivare all’ultima fase con eserciti enormi e dotati di giganti metallici e truppe eroiche, così da dar vita a vere e proprie battaglie epiche.

6 Conclusioni


Il titolo di Relic dimostra una componente grafica di tutto rispetto. L’Essence Engine, motore grafico proprio di Relic, risulta forte soprattutto nei dettagli, infatti le unità sono create con particolare attenzione, tanto da sembrare quasi delle riproduzioni delle bellissime miniature della controparte da tavolo. Gli effetti particellari e luminosi sono di ottima fattura, specialmente per quanto riguarda le esplosioni e gli effetti luminosi su edifici e su alcune truppe. L’unica pecca è che avremmo gradito un livello di zoom più elevato, dato che attualmente rimane sempre troppo distante dall’azione della battaglia. Abbiamo provato Dawn of War III su un PC di fascia medio-alta e con il dettaglio grafico al massimo non abbiamo notato rallentamenti nel frame rate, nemmeno nelle fasi più concitate.
Anche l’audio è al livello degli altri aspetti, contando su musiche che rendono bene l’epicità degli scontri e un ottimo doppiaggio (soltanto in inglese) dei personaggi nelle scene d’intermezzo.
Warhammer 40.000 Dawn of War III è un gradito ritorno del mondo creato da Games Workshop negli RTS. Relic ha deciso di imparare dagli errori del passato e provare una nuova strada senza dimenticare quanto di buono era stato fatto nei primi due capitoli. Probabilmente questo nuovo titolo non soddisferà i palati di tutti i fan, specialmente quelli di vecchia data, ma Dawn of War III è un titolo che sa in che direzione vuole andare. Unica grossa pecca la mancanza di maggiori contenuti che probabilmente verranno aggiunti in futuro con delle espansioni.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8
warhammer-40-000-dawn-of-war-iii-recensione<strong>PRO</strong><br> Tre fazioni ognuna con una personalità ben distinta<br> Campagna single player ben fatta<br> Ottimo livello di profondità strategica del gameplay<br> <strong>CONTRO</strong><br> Pochi contenuti per il momento<br> IA non sempre reattiva<br>

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