La scorsa settimana avevamo indicato come Reggie, CEO di Nintendo of America, non fosse particolarmente esaltato per l’attuale stato della realtà virtuale. Ad aggiungersi al carro di chi mostra scetticismo ci pensa Warren Spector, che ricordiamo per titoli come i primi Thief, Deus Ex, Ultima: Underworld e molto altro. Warren non esita a definire “fad”, una moda, e prosegue dicendo che “probabilmente attirerà l’attenzione di qualche hardcore gamer. Io vedo possibilità grandiose per la VR nei social media, nella teleconferenza, nell’addestramento e in campi come il trattamento delle fobie, ma proprio non la considero valida per il settore dell’intrattenimento. Non penso che la maggior parte degli esseri umani voglia sembrare stupida (tutti sembrano stupidi con un visore VR addosso) e isolarsi dal mondo. Se qualcuno si avvicina a me con un bastone, voglio accorgermene. Per non parlare della nausea. Certo, negli anni 90 ho lavorato a un paio di giochi che supportavano caschetti VR ed ero veramente esaltato sulla questione, ma ora mi è scesa l’emozione. Di contro, mi sembra molto interessante la realtà aumentata, lì c’è del potenziale”
Fonte: Gameindustrybiz