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Watch Dogs 2 – Recensione

1 Si torna a fare gli hacker

Dopo un primo capitolo che ha letteralmente diviso a metà critica e utenza, Watch Dogs 2 è finalmente realtà. Questo nuovo titolo di Ubisoft sarà stato in grado di sistemare i difetti del precedessore e di sopperire alla mancanza annuale di un nuovo Assassin’s Creed? Scopritelo nella nostra recensione, grazie a un codice review fornito da Ubisoft e testato su PlayStation 4 (non Pro, purtroppo).

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Dopo gli eventi narrati nel primo capitolo della serie, il ctOS è ormai giunto alla versione 2.0 ed è ormai diffuso in tutti gli Stati Uniti, in seguito al primo esperimento di Chicago. Per chi non lo sapesse, il ctOS è un sistema operativo che serve a controllare tutte le attività di ogni singola città, gestendo il traffico, le comunicazioni, la sorveglianza e connettendo inoltre ogni cittadino.

La trama principale di Watch Dogs 2 ci ha tenuti impegnati per circa 15 ore a difficoltà normale.

Il DedSec, gruppo di hacker ribelli, è stato fin dall’inizio contro questo vero e proprio attacco alla privacy di ognuno, osteggiando ad ogni costo la diffusione di questo enorme e strutturato sistema di controllo delle masse. Marcus Holloway è una delle vittime del sistema, essendo stato erroneamente accusato di aver commesso dei crimini e quindi si unisce al DedSec per combattere il governo e il ctOS.

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Non è nostra intenzione svelarvi come si svolge la trama di Watch Dogs 2, sappiate solo che ci mette parecchio a ingranare. Passeremo infatti la prima buona metà del gioco a svolgere incarichi per il DedSec, dando poca importanza al protagonista, inizialmente piuttosto anonimo. La trama principale di Watch Dogs 2 ci ha tenuti impegnati per circa 15 ore a difficoltà normale. Questo monte ore è destinato a incrementare completando incarichi secondari, attività varie e pura esplorazione.

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Essendo al corrente delle critiche mosse al primo episodio, Ubisoft ha cercato di limare quei difetti che hanno impedito al gioco di rientrare nella ristretta cerchia dei capolavori. Lo diciamo subito, lo hanno fatto con risultati a nostro parere piuttosto altalenanti, sia per quanto riguarda il gameplay, che l’aspetto puramente tecnico. Ma di questo parleremo dopo, non temete. Ciò che rendeva Watch Dogs diverso dai classici titoli open world alla Grand Theft Auto, era la possibilità di poter sfruttare la città a nostro vantaggio, essendo noi degli hacker provetti.

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Ecco, un grande merito di Watch Dogs 2 è quello di aver migliorato il senso di controllo della città, grazie alla possibilità di aver maggior interazione con la stessa, con conseguente aumento anche della libertà di approccio per ogni missione. Grazie alle nostre abilità di hacking, possiamo infatti agire d’astuzia, attivando allarmi, facendo suonare telefoni e muovendo veicoli in remoto, così da distrarre i nemici e creare opportunità. Nessuno ci vieta di affrontare il gioco come se fosse un normale shooter, ma la scarsa resistenza ai proiettili del protagonista, ci costringe spesso ad avere un approccio più cauto onde evitare di essere freddati con pochi colpi ben assestati.

Un plauso va alle missioni secondarie, se possibile ancora più folli e varie rispetto a quelle principali.

Le missioni principali, pur riassumibili nel mero eseguire degli ordini per la giusta causa del DedSec con relativa “sindrome da fattorino”, ci sono parse piuttosto varie e divertenti, complice anche un netto miglioramento delle meccaniche di movimento e relativi gadget del protagonista. Marcus ha infatti delle abilità in stile parkour decisamente ispirate alla serie Assassin’s Creed, che rendono i movimenti nettamente più fluidi e convincenti rispetto al predecessore. Parlando dei gadget, avremo a disposizione un drone terrestre e uno volante, utili a esplorare l’ambiente per pianificare la prossima mossa, aprirci la strada o distrarre i nemici.

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Chi ha giocato il primo Watch Dogs, ricorderà sicuramente le sezioni nelle quali era necessario risolvere degli enigmi per poter avere libero accesso ad alcuni terminali e server. Ecco, queste fasi erano liberamente ispirate ad alcuni vecchi titoli come Pipe Mania e consistevano nel creare un flusso (in questo caso elettrico) per aprire circuiti di vario tipo e proseguire. Questi momenti risultano più divertenti e vari in questo secondo capitolo, considerato il fatto che gli enigmi sono integrati con l’ambiente. Tanto per intenderci, i circuiti e relativi switch logici sono presenti fisicamente su edifici e simili, rendendo queste fasi un gioco nel gioco. Piuttosto divertente, per giunta.

Un grande merito di Watch Dogs 2 è quello di aver migliorato il senso di controllo della città.

Un plauso va alle missioni secondarie, se possibile ancora più folli e varie rispetto a quelle principali. Senza svelarvi le più particolari, citiamo come esempio un torneo di go-kart con relativi incarichi al fine di trovare parti di ricambio per potenziare il nostro mezzo. Non solo, sono anche presenti delle missioni cooperative online dedicate, oltre alla possibilità di invadere le altre partite per hackerare gli altri giocatori. Per ovvie ragioni non abbiamo potuto testare al meglio queste modalità, tranne che per un paio di missioni cooperative, con buoni risultati sul fronte del netcode.

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Come ultimi, vogliamo parlarvi degli aspetti di contorno di Watch Dogs 2, ossia quelli relativi al potenziamento del personaggio e della creazione di armi e oggetti. Come nel primo capitolo, sono presenti dei rami delle abilità utili a potenziare alcuni specifici parametri di Marcus. Grazie a un app dedicata sullo smartphone del protagonista possiamo decidere, in base al nostro stile di gioco, di alzare le statistiche relative alle abilità di hacking, di mira e via dicendo. Riguardo alle armi ed equipaggiamenti, nella base ci viene dato modo di usare una stampante 3D per creare (previo pagamento di una somma di denaro di gioco) ogni sorta di strumento offensivo e difensivo utile ad avere la meglio sui nemici.

3 Tecnicamente parlando

Il primo Watch Dogs fu aspramente criticato per il presunto downgrade grafico presente nella versione finale del gioco, rispetto alle demo mostrate in precedenza. Nonostante un GTA 5 a caso rimanga ancora leggermente superiore dal punto di vista puramente visivo, Watch Dogs 2 ci ha lasciato a bocca aperta grazie a una miglior resa della città, a colori più vivaci e a una modellazione poligonale piuttosto convincente.

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La città e i personaggi sono infatti ben realizzati per quanto riguarda i modelli, ma anche parlando delle texture non possiamo lamentarci. Buone anche se non perfette le animazioni, complice anche il migliorato sistema di movimento e arrampicata di cui vi abbiamo parlato in precedenza. Anche il popup degli elementi dello scenario ha subìto un miglioramento rispetto al primo capitolo, e di conseguenza anche la draw distance. Lo stesso discorso vale per la pulizia grafica, grazie a un miglior filtro anti-aliasing applicato all’immagine.

Watch Dogs 2 ci ha lasciato a bocca aperta grazie a una miglior resa della città, a colori più vivaci e a una modellazione poligonale piuttosto convincente.

San Francisco è piuttosto grande e non farete fatica a riconoscerne i punti di riferimento e le attrattive turistiche più famose. Difficile spiegare le emozioni che abbiamo provato percorrendo il caratteristico ponte o navigando sotto di esso usando le barche. A proposito di navigazione, la resa dell’acqua ci ha stupito in positivo, grazie a riflessi, onde e via discorrendo. Buoni anche gli effetti di luce, le esplosioni e i particellari in generale.

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Nulla da dire anche riguardo al comparto sonoro, in ogni sua sfaccettatura. La colonna sonora che accompagna le missioni è a nostro modo di vedere riuscita e coinvolgente, mentre le stazioni radio coprono praticamente ogni genere. Menzione d’onore per un’app che ci segnala delle canzoni “da collezionare” in giro per San Francisco per aggiungerle alla playlist. Buono anche il doppiaggio in italiano, molto curato per quanto riguarda i personaggi principali, un po’ meno per gli altri. Come in tutte le altre produzioni Ubisoft, del resto.

4 Non è tutto oro quello che luccica

Non è una cosa che normalmente amiamo fare, ma abbiamo scelto di dedicare l’ultima delle quattro pagine che compongono questa recensione ai difetti riscontrati da noi nel gameplay e nell’aspetto tecnico di Watch Dogs 2. Abbiamo già detto che la trama fatica a ingranare a causa anche di un protagonista che non può esser considerato memorabile. Purtroppo questo è il minore dei difetti in cui siamo incappati durante il nostro test del titolo Ubisoft.

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Dobbiamo far notare come alcuni dei difetti che hanno contribuito alle critiche verso il primo capitolo, siano ancora qui presenti. La guidabilità dei mezzi è ancora troppo scivolosa, nonostante l’aiuto su questo fronte attuato dalle sapienti mani dei ragazzi di Ubisoft Reflections. Anche la fisica delle collisioni non ci ha convinto appieno, a causa di oggetti troppo leggeri e alcuni di essi che si distruggono in modo piuttosto irreale. Non sono mancati bug di varia natura come compenetrazioni, oggetti fluttuanti e il GPS che impazzisce senza un valido motivo. Anche l’IA non è delle migliori, passando da estremamente reattiva in alcune situazioni, a decisamente insufficiente in altri.

Se non ci fossero stati questi grossi problemi, il gioco avrebbe raggiunto tranquillamente una valutazione eccellente.

Nei giorni scorsi sono apparsi in rete dei rumor relativi ai cali di framerate presenti nella versione PlayStation 4 di questo secondo capitolo della serie. Ebbene sì, anche previo aggiornamento del gioco, confermiamo con estremo rammarico che Watch Dogs 2 soffre di pesanti problemi di fluidità, tanto che lo abbiamo visto più volte scendere sotto 20 fps. In aggiunta a ciò, lo stuttering è spesso piuttosto pesante, tanto da render meno il senso di velocità durante le fasi di guida. L’immagine è inoltre “spezzata” da evidenti problemi di tearing, i quali confermano nuovamente un lavoro di ottimizzazione non ben riuscito.

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Se non ci fossero stati questi grossi problemi, il gioco avrebbe raggiunto tranquillamente una valutazione eccellente, mentre dobbiamo accontentarci del voto qui sotto presente. Nonostante non ci sia l’effetto novità dato 2 anni e mezzo fa dal primo gioco, Watch Dogs 2 è comunque un buon titolo, longevo, divertente e ben bilanciato in ogni sua parte. La nostra speranza è che Ubisoft corregga quanto prima i problemi di performance da noi riscontrati, così da poter offrire un’esperienza godibile da qui alle prossime settimane. Insomma, una mezza occasione sprecata per il publisher francese, che aveva tutte le carte in regola per sfornare un capolavoro.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8
watch-dogs-2-recensione<b>PRO</b><br> - Vasto, longevo e pieno di cose da fare.<br> - Componente hacking meglio sviluppata rispetto al primo capitolo.<br> - Graficamente migliorato rispetto al primo episodio...<br><br> <b>CONTRO</b><br> - ... ma con pesanti cali di framerate e tearing.<br> - Guidabilità dei mezzi, fisica e IA da rivedere.<br> - Trama e protagonista un po' anonimi.

1 commento

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