World of Final Fantasy – La Recensione

Niente online, che sia chiaro fin da subito: le parole “World of” sono da troppo tempo associate in maniera indissolubile all’ormai datato MMO di Blizzard. Qui siamo in casa Square Enix e tutto lo spazio è lasciato a una nuova avventura della saga Final Fantasy che punta ampiamente sulla nostalgia, riuscendo dannatamente bene a ricordare i bei tempi passati, quando la trama era il centro e tutto il resto un semplice strumento per viverla appieno.

Fin dal primo istante, addirittura dalla schermata del titolo, le emozioni sono innumerevoli. Nostalgia, rimpianto, gioia e magari rancore verso quel nemico quasi imbattibile che per giorni ci fece sudare freddo (tra tutti Ozma di Final Fantasy IX… che odio ragazzi!), riaffiorano in questo World of Final Fantasy, gioco che racchiude in sé citazioni in ogni angolo che andremo ad esplorare.
La trama, apparentemente, è semplice: due gemelli dotati del potere di catturare mostri e piegarli al loro volere devono salvare il placido mondo di Grymoire, attaccato da un antico e oscuro potere proveniente da molto lontano. Non lasciatevi ingannare, c’è molto più di quel che appare agli occhi in questo videogame per PlayStation 4 e PS Vita di quel che possa sembrare a una prima occhiata.
Attraverso il loro viaggio, anzi, diciamo pure il NOSTRO viaggio, avremo la possibilità di incontrare moltissimi e improbabili alleati, pronti a darci manforte nella nostra impresa di paladini del bene e della giustizia. Il trucco utilizzato magistralmente da SquareEnix, è stato di quello di attingere a piene mani da tutto quello che di buono è affiorato nel tempo nella saga di Final Fantasy. Come? Recuperando rappresentanti di personaggi principali e secondari da ogni capitolo, mantenendo il loro background di base e inserendoli nel nuovo contesto in chiave “Lillikina”, un amabile ed evocativo stile super-deformed.
In tale mondo, Reynn e Lann (i due gemelli) attireranno su di loro gli occhi di tutti in quanto esseri “Jiganti”, personaggi apparentemente umani ma in grado di trasformarsi anch’essi in Lillikini venendo coinvolti in mille (dis)avventure da tante facce note, scontrandosi anche con quelli che potremmo definire vecchi nemici… è difficile recensire un gioco composto unicamente da citazioni senza fare enormi spoiler ragazzi, accontentatevi di un vago accenno!

Parlavamo di dover catturare mostri, chiamati “Miraggi” in World of Final Fantasy e scommetto che qualcuno ha subito pensato a Pokémon, vero? Beh, in questo caso ci avete azzeccato in pieno e fidatevi, non è stata per nulla una cattiva trovata, nemmeno questa.
Chi di voi non ha mai desiderato di catturare e schierare al suo fianco un fetido Molboro, o magari un tenero Tomberry? Beh, girovagando per il mondo di Grymoire, in pieno stile Final Fantasy (nella fase finale del gioco avremo addirittura il classico mezzo per muoverci quasi liberamente in ogni Regione), affronteremo decine e decine di esseri che potremo catturare, gestire attraverso un loro albero di abilità ed evolvere salendo di livello o, nei casi più rari, ottenendo particolari oggetti.
Questi Miraggi svolgeranno la funzione principale di supporto nei nostri combattimenti in pieno stile Active Time Battle (anacronistico dati i tempi “action”, ma fondamentale per gli amanti della serie), fornendo abilità e potere ai nostri protagonisti.
Il tutto sarà gestibile attraverso quelle che il gioco definisce “pile”. Letteralmente, potremo impilare fino a un massimo di tre creature (una delle quali sarà uno dei gemelli) in ordine di grandezza: Large, Medium e Small. La loro concatenazione porterà a sviluppare nuove abilità e magie a seconda degli altri componenti della triplice pila. Per fare un esempio pratico, mettere un Minifrit sopra la testa di Lann, permetterà a quest’ultimo di ottenere magie di fuoco e resistenza elementale simile… sì, ho detto Mini-Ifrit!
Complicato? Siete ancora qui? Fidatevi di me se vi dico che il tutto sarà molto, molto più semplice di quel che sembra. Il difficile sarà ottenere il meglio dalle varie e innumerevoli combinazioni e sviluppare magari una magia particolare. Vi sfido a trovare la “ricetta” per la distruttiva Ultima!
Ovviamente avrete notato che manca ancora qualcosa a questo interessante sistema di combattimento: le invocazioni (gli Esper), caratteristica principale di ogni Final Fantasy degno di questo nome. Beh, World of Final Fantasy e il suo director, Hiroki Chiba (ex scrittore degli scenari della serie), sono riusciti a creare anche in questo caso qualcosa di estremamente appagante e originale. Differentemente dagli altri capitoli della saga, al fianco di quelli che prenderanno il nome di Megamiraggi (Miraggi di taglia fuori dal comune, invocabili al nostro fianco come degli Esper), potremo chiamare in nostro aiuto anche i cosiddetti Campioni, i quali sferreranno il loro colpo più potente in una bella scenetta cinematica. Vi piace l’idea? Concedetemi un piccolo spoiler allora e lasciatevi dire che questi particolari personaggi saranno proprio i protagonisti dei precedenti episodi, ritrovati alleati pronti a sprigionare la loro mossa più celebre per la nostra causa. Ne vedrete delle belle. Ve lo assicuro.

Graficamente parlando, World of Final Fantasy non è chiaramente chissà quale miracolo della tecnologia. Parliamo di un titolo non solo per PlayStation 4, ma anche per PlayStation Vita e che condividerà i salvataggi da una piattaforma all’altra permettendo di continuare la propria avventura sul device che sceglieremo di utilizzare di volta in volta ( a patto di possederli entrambi, certo).
Va da sé allora che esteticamente il titolo presenta dei piccoli compromessi per rendere abbastanza uniforme la resa visiva tra le due possibilità, anche se sull’ammiraglia di Sony il gioco fa la sua bella figura mostrando colori sgargianti, effetti speciali degni di un Final Fantasy e tanti dettagli appaganti.
Il vero fulcro del gioco è però la semplice, quasi scontata trama che qualche riga fa andavo accennandovi. Chiba e il resto del team hanno compiuto un vero capolavoro, dando prova di tutta la loro abilità ed esperienza nel campo delle avventure videoludiche. Nulla è come sembra e World of Final Fantasy, a dispetto della sua goliardica visione della saga, dimostra di essere dotato forse di una delle migliori trame degli ultimi anni. Emozioni di ogni genere, non solo divertimento ma anche rabbia e dolore, vi coinvolgeranno nel gioco e vi legheranno ai giovani Reynn e Lann, calandovi all’interno delle loro intricate vicissitudini per una durata di almeno 30 ore (raddoppiatele se vogliam tenere conto dei minigiochi e le mille attività secondarie!).
World of Final Fantasy vi rapirà il cuore, lo farà a brandelli e lo ricomporrà per poi spezzarlo ancora. E voi, al termine di tutto, ne sarete stati ben felici, consci del fatto che l’epopea di Final Fantasy è parte integrante dei vostri ricordi.