WRC 10 è senza dubbio il simulatore di rally più atteso di questo 2021, nonché effettivamente l’unico, e la data di uscita è ormai molto vicina. Il titolo rallystico di KT Racing uscirà infatti il 2 settembre 2021 portando con sé diverse novità, tra cui l’arrivo di diverse vetture storiche e di rally leggendari come il Rally di Sanremo, nonché di un editor di livree molto più profondo e di una modalità denominata 50° Anniversario, che permetterà di rivivere alcune delle gare più epiche della storia del Mondiale Rally.
Noi di GameTime l’abbiamo potuto provare con mano in anteprima, spolpando parte di ciò che KT Racing, divisione di Kylotonn dedicata al motorsport, è riuscita a fare con questo decimo capitolo. Dunque possiamo anche concludere qui i convenevoli e parlarvi di WRC 10!
Premessa doverosa: nonostante questa sia ancora una versione preliminare crediamo di poter affermare con assoluta certezza che non ci si debba aspettare chissà quale balzo qualitativo. Quello, come sappiamo, l’abbiamo avuto con WRC 8. WRC 10 riesce comunque nel compito di migliorare ciò che sono stati i due capitoli precedenti, andando ad arricchirli soprattutto per quel che riguarda i contenuti.
Purtroppo questi non erano tutti accessibili nell’anteprima, la quale era limitata solamente a tre tappe: Grdanjci (Croazia, asfalto), Elva (Estonia, sterrato) e Riudecanyes (Spagna, asfalto). Un totale di sei percorsi tra cui scegliere dunque, contando anche le loro versioni invertite. Per quel che riguarda le auto invece abbiamo potuto mettere le mani solo sulle vetture WRC del campionato 2020.
Finito con i preamboli abbiamo impostato tutti i comandi, regolato il force feedback e ci siamo lanciati proprio su Riudecanyes. A bordo della nostra fidata Hyundai i20 WRC (ho un debole per quell’auto! NdR) abbiamo affrontato questa prova speciale tutta asfaltata che si è rivelata molto più tecnica di quanto ci aspettassimo.
L’approccio iniziale non è stato molto differente da quello avuto in WRC 9: il volante risponde bene ai comandi e si ricevono buone sensazioni per quel che riguarda il force feedback. Nulla di troppo sorprendente comunque, se avete giocato il precedente capitolo saprete cosa aspettarvi.
A spaesare è invece, come sempre, l’incredibile aderenza e reattività di queste WRC. Parliamo di vetture che pesano 1200kg e sprigionano ben 380cv di potenza, con 500nm di coppia come picco. Va da sé che ci troveremo di fronte ad accelerazioni brucianti, con uno 0-200 coperto in meno di dieci secondi e uno 0-100 addirittura in due secondi scarsi.
Sorprendente però è anche il modo in cui le WRC danzano sui tracciati: la percorrenza in curva è strepitosa, merito sia del grip meccanico abnorme dato dalla trazione integrale che di una discreta deportanza. Quando richiesto, poi, potremo contare su freni altamente performanti, i quali ora vantano una simulazione più accurata e potranno essere regolati a piacimento.
Tornando a parlare invece dei percorsi, la qualità come sempre è elevatissima. Il tracciato di Riudecanyes è prevalentemente asfaltato, con una piccola sezione in pietra (?) dove a malapena passerà la nostra auto. Vi assicuriamo che è senza dubbio uno dei tratti più tecnici del gioco, dove la precisione richiesta sarà nanometrica.
L’aderenza nelle curve è infatti ridotta rispetto all’asfalto, e spesso ci sono cambi di superficie proprio nella stessa sezione. Un minimo errore può risultare catastrofico per il tempo sul giro, dal momento che basterà davvero poco per toccare il muro o la parete rocciosa, danneggiando poi pesantemente l’auto. In alcuni casi potremmo addirittura incastrarci, e il respawn sarà dunque obbligatorio. Insomma, la Spagna ritorna in grande stile nel gioco, e siamo dunque curiosi di provare anche gli altri percorsi.
Abbiamo poi assaggiato Elva, un percorso situato in Estonia e prevalentemente sterrato. Per battezzare questo circuito abbiamo scelto la Ford Fiesta WRC, e la differenza di aderenza rispetto all’asfalto è lampante.
Su questo tipo di fondo le auto tenteranno in maniera disperata di riprendere grip e, nuovamente, riuscendoci alla grande. Queste vetture hanno così tanta aderenza che ci permetteranno di spingere notevolmente anche in curva. Ciò lo si può apprezzare fino in fondo proprio in questo tracciato, caratterizzato da curve molto veloci dove spesso si toccano i 160km/h.
Elva però non è per nulla un tracciato facile: nella parte centrale del percorso sono presenti diversi fossati conditi da tronchi dove sarà facilissimo finire dentro con l’auto. Durante una tempesta, poi, questi fossi si allagano totalmente e…beh, vi consigliamo di prestare molta attenzione se non volete farvi un bagno.
Infine abbiamo provato la tappa croata di Grdanjci, un altro percorso asfaltato caratterizzato da tratti molto tecnici. Quest’ultimo l’abbiamo affrontato anche con condizioni di bagnato pesante, così da constatare quanto grip si perda effettivamente rispetto all’asciutto, e la resa sembra decisamente convincente.
Nulla di fuori di testa, anche perché per una simulazione accurata del bagnato ne dovrà passare di acqua sotto i ponti (gioco di parole voluto), e sarà oro se lo vedremo proprio in questa generazione, ma quanto offerto da WRC 10 non è assolutamente da buttare.
Dal momento che abbiamo menzionato una componente legata puramente all’handling, è giusto ora spostarsi su questo argomento molto importante. Una volta calati nell’abitacolo e approcciata la prima curva, a sentirsi maggiormente saranno nuovamente gli spostamenti di carico. Fare uno scandinavian flick in WRC 10 è assolutamente intuitivo, e riusciremo a capire bene quando l’auto ha ripreso o meno aderenza. Le sospensioni reagiscono bene anche ai salti e ai terreni sconnessi, risultando sempre convincenti, e l’auto ci inviterà a dare sempre di più.
Nel gioco sono state aggiunte novità riguardo la simulazione dei freni, migliore che in passato, permettendoci di regolarli in maniera accurata. Anche il turbo ora sarà un elemento simulato all’interno del gioco, e si potrà anche rompere, così come potrà risultare disastrosa la rottura dell’alettone. I danni estetici influiscono infatti sul bilanciamento aerodinamico della vettura e, sebbene non stiamo parlando di una Formula 1, il malus è comunque percettibile.
Ritornano pure le forature agli pneumatici, i quali potranno essere sostituiti in corsa, anche se la gestione si limita appunto solo a prevenire la foratura e al consumo gomme. Purtroppo anche in WRC 10 non c’è alcuna simulazione della temperatura dello pneumatico. Una grave mancanza rispetto alla concorrenza, che ci auguriamo venga colmata con WRC 11.
Ottimo il sonoro, meno invece il comparto grafico, che non mostra particolari miglioramenti rispetto al passato. Ci troviamo di fronte all’ennesimo WRC di Kylotonn insomma, che graficamente fa il suo e nulla di più. Il gioco soffre anche di una certa instabilità su PC, nonostante i requisiti consigliati siano abbondantemente soddisfatti. Ci auguriamo che questo aspetto venga sistemato nella versione finale.
Dal punto di vista dei contenuti di gioco non possiamo non menzionare la modalità 50° Anniversario, che ci permetterà di rivivere diciannove eventi chiave della storia del WRC, dal 1973 ad oggi. Il tutto sarà condito dall’arrivo di sei rally storici tra cui l’Acropolis e il Rally di Sanremo. Inoltre, oltre a Croazia, Estonia e Spagna, accoglieremo anche l’arrivo del Belgio, portando la conta dei rally totali a quota diciannove.
Nel titolo saranno presenti anche altre modalità, che vanno dalla semplice partita veloce a opzioni più interessanti come la già menzionata modalità Anniversario o la Carriera. Lato multiplayer vedremo invece il ritorno della modalità Copilota e dei Club, e il gioco sarà costantemente supportato con diversi eventi.
Infine troveremo ben 52 team ufficiali tra WRC, WRC2, WRC 3 e Junior WRC (con vetture tutte personalizzabili con un editor di livree decisamente più avanzato rispetto al passato), e 22 vetture storiche tra cui la Lancia Delta HF Integrale (Evo 2 e 4WD, dell’87), la Subaru Impreza 22b ed entrambe le versioni della Peugeot 205 T16 Gr.B. Saranno presenti anche alcune WRC degli anni passati, come la Citroen Xsara, la Ford Focus e la più recente Ford Fiesta WRC del 2017.
In conclusione, cosa dire di questo provato? Come per il precedente capitolo, anche WRC 10 non promette nulla di rivoluzionario all’interno della serie, ma bensì la giusta evoluzione di quello che è stato WRC 9, il tutto condito da piacevoli aggiunte legate alla fisica e già menzionate poco sopra.
Come già detto, molto probabilmente la versione finale sarà ancora più rifinita, ma già da questo primo assaggio possiamo renderci conto di avere tra le mani nuovamente un simulatore di alto livello. Se a questo aggiungiamo poi modalità che sembrano perfette per allungare la longevità del titolo, ben venga.
Che possa essere il nuovo Richard Burns Rally? La vediamo dura se non proprio impossibile, ma WRC 10 ha davvero tanta carne al fuoco e potrebbe essere senza ombra di dubbio il miglior simulatore rallystico degli ultimi anni, o almeno uno dei migliori. Non vediamo dunque l’ora di mettere le mani sul prodotto definitivo.
A partire da domani, in ogni caso, la stessa demo che abbiamo testato sarà disponibile per tutti i giocatori su Steam, così potrete provare anche voi con mano l’ultima fatica di KT Racing!