Sono trascorsi 30 anni da quando per la prima volta gli spettatori USA (loro i primi) hanno scoperto cosa siano gli X-files e fatto la conoscenza con gli “agenti Mulder e Scully, FBI”.
Lui, Fox Mulder, interpretato da un David Duchovny ancora lontano 14 anni da Hank Moody, è un agente speciale dell’FBI con un passato tenebroso che gli ha lasciato diverse cicatrici e che ora cerca di scoprire la verità circa alcuni avvenimenti apparentemente senza spiegazioni. Lei, Dana Scully, ha il volto di Gillian Anderson (che di recente abbiamo rivisto in The Crown e Sex Education, entrambe Netflix). Medico patologo e agente speciale dell’FBI, viene affiancata a Mulder. A differenza del collega, Scully è decisamente più scettica circa l’esistenza di vita extraterrestre, che questa abbia avuto contatti con la nostra civiltà e che il governo stia coprendo tutto. Entrambi lavorano a una serie di casi irrisolti, i cosiddetti X-Files che danno il nome alla serie.
La serie è stata ideata da Chris Carter. Si dice che il producer, nei primissimi anni ’90, fosse stanco di lavorare nell’ambiente comedy presso Walt Disney e che stesse esplorando nuove possibilità. L’occasione si presenta grazie a Fox. Carter ha da tempo in mente l’idea di esplorare il paranormale e gli intrighi governativi.
Lo scandalo Watergate degli anni 70, la serie Kolchack e soprattutto il gran numero di americani convinti di esser stati addotti dagli alieni gli danno l’idea. Si cita anche un debito di ispirazione da Twin Peaks, altra serie cult del periodo e diretta da David Lynch. Peraltro, in Twin Peaks ha lavorato anche Duchovny il cui personaggio in X-Files viene visto come corrispettivo del detective Dale Cooper. Nel 1992 lo script per l’episodio pilota di X-Files è pronto ma Fox inizialmente lo rifiuta. Carter ci mette poche settimane per riadattare lo script. Il nuovo pitch convince tutti e tra il 1992 e il 1993 cominciano le fasi di produzione.
La prima messa in onda, come detto, arriva il 10 settembre 1993. È subito un successo. Il pubblico USA è ancora intrigato dal caso di Twin Peaks e quindi i nuovi misteri vengono accolti positivamente. Il merito, forse, è da attribuire anche nelle intuizioni di Carter nel trarre ispirazione non solo da avvenimenti reali e prodotti precedenti ma anche nella lettura del pubblico.
Il successo è tale che la serie viene trasmessa per ben nove stagioni, fino al 2002. All’inizio, come spesso succede con questi prodotti, Mulder e Scully hanno a che fare con il “caso della settimana” (un meccanismo rodatissimo in TV). Solo più avanti comincia a emergere per davvero l’orizzontalità della serie. Nel mezzo – è il 1998 – Carter riesce anche a portare al cinema un lungometraggio che si colloca temporalmente tra quinta e sesta stagione.
Benché presentato come prodotto aperto a tutti, il film strizzava chiaramente l’occhio a chi fosse già appassionato e assiduo consumatore della serie. Carter, comunque, lo racconterà come un successo e questo esperimento farà da base, oltre 15 anni dopo, per l’ideazione di una decima e poi undicesima stagione. Queste due nuove serie (una nel 2016 e l’altra nel 2018), pur godendo del ritorno degli interpreti principali, non ebbero il successo ottenuto per tutti gli anni ’90. Con lungimiranza, vennero prodotti 6 episodi per la decima stagione e 10 per l’undicesima che chiude definitivamente quell’universo narrativo.
In Italia, X-Files è stata trasmessa su Mediaset a partire dal 1994 e poi su FOX per le ultime due stagioni. Anche alle nostre latitudini ha raccolto una folta schiera di appassionati ed estimatori.
Oltre ad aver costituito un importante capitolo della TV degli anni ’90, X-Files ha il merito di avere allargato ulteriormente la platea di appassionati del genere sci-fi in televisione. Ancora oggi, tanti di noi ricordano con un certo affetto misto inquietudine la sigla composta da Mark Snow. Così semplice, potente e iconica da divenire un vero e proprio meme conosciuto e usato ancora oggi. Persino chi non ha visto la serie – magari tra gli esponenti della Gen Z – di tanto in tanto la usa come base per i suoi TikTok. E poi, come dimenticare una delle frasi divenute un tormentone pronunciata da Mulder (con la voce di Gianni Bersanetti) e ripresa anche nell’episodio dei Simpson dove appaiono i due agenti; “La verità è la fuori”.
La serie completa è disponibile su Disney Plus.