
Secondo un recente rapporto di Tom Warren su The Verge, Microsoft sta attualmente testando una versione gratuita di Xbox Cloud Gaming che integra la pubblicità, consentendo agli utenti di accedere al catalogo in streaming senza un abbonamento completo, ma visualizzando spot pubblicitari in vari momenti del gameplay o tra sessioni. Questa opzione “ad-supported” rappresenta un esperimento concreto per estendere l’accessibilità del servizio.
L’articolo indica che i test sono in fase iniziale e riservati a un gruppo selezionato di utenti beta. Alcuni prototipi mostrerebbero schermate pubblicitarie durante caricamenti, pause o nell’interfaccia principale del servizio. L’idea è che la presenza di pubblicità possa compensare l’assenza del prezzo di abbonamento tradizionale.
Le previsioni di Daniel Ahmad: un Game Pass “ad tier” annunciato in anticipo
L’ipotesi del cloud gaming gratuito con pubblicità si allinea perfettamente con le dichiarazioni fatte tempo fa dall’analista Daniel Ahmad, secondo cui Microsoft potrebbe sperimentare un piano Game Pass supportato da pubblicità. Ahmad aveva suggerito che, per mantenere sostenibile il servizio dopo l’aumento dei prezzi, Microsoft avrebbe potuto introdurre tali versioni.
In quella sede, Ahmad aveva indicato che un piano simile avrebbe potuto concentrare le sue promozioni sul cloud e sui dispositivi mobile, offrendo l’accesso base con pubblicità e differenziando le versioni premium per console con zero interruzioni pubblicitarie.
Vantaggi, sfide e cosa restare attenti
L’introduzione di una versione cloud gaming gratuita con pubblicità può avere due effetti opposti: da un lato, ampliare la base utenti che prova il servizio prima di passare a piani a pagamento; dall’altro, rischiare di condurre gli utenti verso esperienze frammentate e invasive, se le pubblicità non saranno gestite con equilibrio.
Un tema centrale sarà la localizzazione e l’equilibrio degli spot. Pubblicità troppo lunghe o troppe interruzioni durante momenti critici (caricamenti, transizioni) potrebbero far percepire il servizio come poco premium. Inoltre, l’esperimento dovrà integrare strumenti anti-spoiler, dato che i giochi in streaming possono contenere momenti narrativi o finali che non devono essere anticipati da annunci.
Infine, resta incerto come Microsoft gestirà la distinzione fra versioni gratuite supportate da pubblicità e versioni full (Game Pass Ultimate) con zero annunci: quali contenuti premium verranno riservati esclusivamente ai piani senza spot?
Bisognerà anche valutare la possibile reazione degli attuali utenti, che dopo gli aumenti di inizio mese sono piuttosto sul piede di guerra.
Fonte: The Verge










