Pugno e mazza
Se sul lato del copione preferiamo mantenerci sul più vago possibile, lo stesso di certo non faremo per il gioco in sé. Anche perché, detto chiaramente, a distanza di tanti anni sappiamo tutti anche benissimo cosa aspettarci. Questa, a dirla tutta, è un po’ anche croce e delizia di una saga che – nonostante l’alta qualità – inizia comunque a emanare una leggera scia di già visto.
Doppiamente incredibile, però, notare come l’introduzione delle giuste – ma non numerosissime – novità riesca comunque a donare al tutto un retrogusto totalmente nuovo ogni volta. La base, dopotutto, è sempre la stessa, ma un paio di scelte azzeccate riescono comunque a donargli un’accettabile aria di rinnovamento. Ancora una volta, si arriverà tranquillamente a completare le 100 e rotte missioni offerte dal vasto mondo di gioco senza provare un briciolo di noia. E scusateci se è poco.
L’introduzione di differenti stili di combattimento mette una pezza sul fatto che, oggettivamente, si potranno guidare meno personaggi che in passato. Il roster si sarà anche dimezzato ma, al netto dei calcoli, ci ritroviamo di fronte a protagonisti più poliedrici che mai, capaci essi stessi di “switchare” da un’arte marziale all’altra alla pressione di un semplice tasto. Kazuma spazierà dagli stili più veloci a quelli maggiormente brutali, ma la vera ventata di aria fresca è rappresentata proprio da Majima. Folle, scorretto e imprevedibile, è lui ad aprire la saga a nuovi orizzonti. A quali, lasciamo a voi il piacere di scoprirlo.
Se proprio dovessimo trovare un difetto, punteremmo indubbiamente il dito contro il numero di città visitabili. Yakuza 5, in tal merito, ci aveva forse abituato fin troppo bene. Dopo tanto ben di Dio, purtroppo, è un po’ difficile accontentarsi delle sole Tokyo e Osaka – tra l’altro, entrambe già visitate in capitoli precedenti – così come abbiamo storto un po’ il naso quando ci siamo accorti che di buona parte dei sottogeneri introdotti proprio con il quinto capitolo, qui, è stata fatta una completa tabula rasa. Yakuza 5 aveva infatti provato a inserire, magari non sempre con cognizione di causa, numerose azioni complementari alle classiche battaglie a mani nude, come la caccia, sezioni a bordo di veicoli e così via.
Davvero un peccato notare come Sega, piuttosto che tentare di tutto per migliorarle, abbia deciso semplicemente di rimuoverle. Svetta ora la possibilità di acquistare attività e negozi per avviare business di cui potremo gestire ogni cosa, dal budget ai dipendenti, ed è forse anche per questo che non ce la sentiamo di far pesare ulteriori “mancanze”, soprattutto quando le novità in ballo sono così grosse e pienamente riuscite.
Il risvolto della medaglia è che, con la giusta furbizia, potremmo arrivare a essere così ricchi da annullare ogni tipo di sfida proposta dal gioco. Vero che, a questo giro, dovremo utilizzare la moneta corrente anche per acquistare nuove abilità – come accade, tanto per citarne uno, in Dark Souls – ma ben presto ci si ritroverà talmente sommersi dal denaro che nessuno potrà impedirci, per fare un esempio, di fare scorte infinite di medicinali e fronteggiare ogni ostacolo consci del fatto che sia praticamente impossibile mandarci al tappeto.
Svetta ora la possibilità di acquistare attività per avviare business di cui potremo gestire ogni cosa, dal budget ai dipendenti, ed è forse anche per questo che non ce la sentiamo di parlare di “mancanze”, soprattutto quando le novità in ballo sono così grosse e pienamente riuscite.