Che i videogiochi siano da anni un fenomeno di massa è ormai risaputo. Ma che questi vengano presi sul serio anche dalle istituzioni… è tutto un altro paio di maniche! C’è però chi, a piccoli passi, sta lavorando per cambiare le cose, con l’obiettivo di avvicinare le parole “videogiochi” e “cultura”. Tanto che da oggi in diverse biblioteche dell’hinterland milanese, ma non solo, trovate anche una Gaming Zone, un’area dove potete provare e noleggiare gli ultimi giochi per l’attuale e la precedente generazione di console. Fra queste, a Milano città potete rivolgervi alle biblioteche Valvassori Peroni (zona Lambrate) e Cassina Anna (zona Affori), mentre in provincia trovate aree videogame nelle biblioteche di Vernate, Albairate, Cisliano e Cerchiate. Gli amici emiliani, invece, possono trovare una Gaming Zone nel centro culturale Multiplo di Cavriago, vicinissimo a Reggio Emilia. E c’è n’è pure una all’interno della biblioteca del carcere di massima sicurezza di Opera, sempre a Milano.
Al timone di questo arrembaggio culturale c’è Emanuele Cabrini, da anni impegnato a guardare i videogiochi da un’altro punto di vista. Quello dei genitori, ad esempio, ai quali sono dedicati eventi come quello dell’8 giugno. Si chiama “Videogame: tra arte e cultura superando gli stereotipi” e sarà un momento di confronto dove Emanuele parlerà di come i videogiochi non siano solo un ottimo passatempo, ma anche un mezzo attraverso cui avvicinarsi, scambiarsi opinioni e crescere. Il tutto toccando argomenti come il PEGI, l’uso dei videogame come strumento culturale e con una riflessione sulla dipendenza e la violenza nei videogame.
L’appuntamento è per l’8 giugno alle 17:00, presso la biblioteca Cassina Anna di Milano, in Via Sant’Arnaldo 17. Naturalmente la partecipazione è gratuita, quindi portate amici e magari anche i vostri genitori. Si sa mai che il contesto istituzionale vi dia una mano per avvicinarli alla nostra passione!