Homefront: The Revolution, inutile girarci intorno, è stato per tutti una grossa delusione. Ma come ha fatto un team talmente rinomato a cadere così sonoramente? Ce lo spiega Paul Nicholls.
Marketing director di Deep Silver (che però ha solo prodotto e distribuito il gioco), Nicholls ha ammesso che la colpa dell’insuccesso è dipesa dalla volontà del team di arrivare sul mercato il prima possibile.
Il vento però sta lentamente cambiando, ora che la software house sta dedicando anima e corpo al perfezionamento di quello che, anche per loro, è un prodotto ancora in stato eccessivamente embrionale.
“Abbiamo imparato una grande lezione con Homefront”, ha infatti ammesso Nicholls. “Ora come ora, il mercato dei videogiochi è dominato semplicemente dalla qualità”.
“Con il nostro ultimo titolo, abbiamo capito anche come muoverci in futuro. E non parlo solo della qualità, ma anche della finestra di lancio. I ragazzi di Dambuster hanno fatto un lavoro fantastico, e il supporto post-lancio sta facendo cambiare idea a molte persone”.
“Oggi stiamo ricevendo dei feedback davvero positivi, se paragonati a quelli del lancio. L’unico vero problema è stato la scelta delle tempistiche”.
Vi ricordiamo come, in effetti, il gioco si aggiri attualmente su un punteggio Metacritic di 48 (PS4), 49 (Xbox One) e 54 (PC).
Fonte: MCVuk