Solo pochi giorni fa, PewDiePie aveva promesso di cancellare il proprio canale Youtube al raggiungimento dei 50 milioni di iscritti. Cos’è accaduto, alla fine?
Il countdown è terminato e, alla fine, la star del “tubo” ha mantenuto la sua parola. Fin troppo alla lettera, magari. PewDiePie ha infatti rimosso il canale, ma non quello primario.
Lo scherzo ha infatti mietuto un’unica vittima, molto più semplicemente il suo canale secondario; canale secondario che, come i suoi appassionati ricorderanno, fu creato appositamente per una frecciatina a un concorrente, e vantava in lista un solo video caricato.
Non una grande perdita, insomma, ma si trattava davvero solo di un semplice scherzo? Il canale principale è ancora online e, nonostante stampa e Youtuber seguissero con trepidazione l’esito della scorsa giornata (dopotutto, parliamo del più grande canale Youtube attualmente esistente), la faccenda si è spenta in silenzio. Ma in realtà, c’è dell’altro.
“Vi è mai capitato di fare una battuta e vedere gente a esagerarla fin troppo?“, ha infatti chiesto Felix Kjellberg.
PewDiePie non si riferiva esclusivamente alla storia della cancellazione del canale, ma ha puntato il dito anche e soprattutto contro quella stampa specializzata che, in più casi, l’ha bollato come “razzista” o addirittura “nazista”, sulla base di semplici dichiarazioni ironiche.
Il “Let’s Player” rimanda scherzosamente la cancellazione del canale principale al raggiungimento dei 100 milioni di iscritti, lasciando tutti con un monito: “pensate con la vostra testa e non lasciate che le pompose storie di qualcun’altro possano farvi cambiare idea sugli altri”.