Più di un miliardo di utenti Yahoo sono a rischio. È questo l’esagerato dato che è emerso in queste ultime ore a seguito di una serie di indagini interne alla stessa società, che ha evidenziato come gli attacchi del 2013 avrebbero causato la più grande breccia informatica della Storia.
Purtroppo, per la grande azienda non è la prima volta. Il nuovo problema è infatti riuscito a superare il precedente record di account a repentaglio detenuto sempre da Yahoo!, cosa che ha contribuito al verificarsi di un notevole ribasso in borsa per il titolo (2%).
Tra le persone colpite ci sarebbero circa 150.000 account legati all’amministrazione pubblica e l’esercito statunitense, cosa che potrebbe compromettere seriamente la sicurezza di un’intera nazione che fa proprio del suo sviluppo tecnologico il suo cavallo di battaglia.
A rimetterci di più sono però gli utenti “comuni” che hanno così visto sottrarsi dati sensibili, quali password, anagrafica personale, immagini e conversazione (i dati relativi a carte di credito e di debito sembrerebbero invece ancora al sicuro, fortunatamente).
Al momento non ci sarebbe nessun indiziato preciso ma si parla ancora una volta di “uno Stato straniero“, accusa che i vertici di Yahoo rivolsero già negli anni passati in seguito a un’altro furto informatico (in quel caso il dito venne puntato verso hacker russi e cinesi).
La società, per questo motivo, ha diramato a ogni utente l’avvertimento di reimpostare la password del proprio account ma, a complicare ulteriormente il già aggrovigliato problema, ci sarebbe il furto del codice proprietario del sistema, cosa che permetterebbe ai Lupin cybernetici di creare dei “cookie” in grado di penetrare all’interno di un account anche senza conoscerne necessariamente la password.
A rischio è ora anche la cessione di Yahoo alla multinazionale Verizon. Si parla di ben 5 miliardi di dollari.
Fonte: Repubblica