Se volete incontrare Miyamoto, accertatevi di non essere ubriachi

Shigeru Miyamoto

Lui è Grant Kirkhope, uno dei più grandi compositori che il mondo videoludico ricordi.

Ha scritto le colonne sonore di GoldenEye, Banjo-Kazooie, Yooka Laylee, Perfect Dark, Kingdom of Amalur, Civilization e tanto altro ancora. Eppure, c’è un bel burlone dietro la granitica facciata di professionalità.

Kirkhope lavora adesso nuovamente per Nintendo (per metà, almeno). Essendo ora impegnato su Mario + Rabbid, possiamo tranquillamente dire che Ubisoft e Nintendo – almeno a livello legale – sono dentro al 50/50.

Eppure, Shigeru Miyamoto – leggendario game designer dalla cui mente sono nati Mario, Zelda e qualunque altro personaggio Nintendo vi venga in mente – non lo vede di buon occhio. E neanche per un motivo così assurdo, a dirla tutta.

Il musicista si è infatti raccontato ai microfoni di Gamesindustry e, a quanto pare, il suo primo (e ultimo, a quanto pare) incontro con Miyamoto non è stato perfetto come qualunque fan avrebbe sognato. Mettete a letto i bambini, perché potrebbe benissimo essere l’incipit del nuovo Una Notte Da Leoni.

“Già, il mio incontro con Miyamoto non è stato dei migliori”, ha infatti detto. “Era il 1997, quando l’E3 è stato spostato ad Atlanta”.

“Nintendo organizzò una festa in un museo ed eravamo tutti ubriachi fradici. Ho visto il creatore di Rare, Tim Stamper, parlare con Miyamoto, così mi sono avvicinato e mi sono presentato come il compositore di Banjo. Purtroppo, come dicevo, ero completamente ubriaco”.

“Mi ha guardato con una faccia senza espressione, forse non riusciva neanche a capire cosa gli stessi dicendo. Così andai in bagno”.

“Qui, stavo tentando in tutti i modi di tirare giù i pantaloni al designer di Donkey Kong 64, tanto per ridere. Ero ancora in ginocchio quando vedo entrare anche Miyamoto, che si ferma lì e mi guarda dall’alto”.

“Quella è stata l’ultima volta che gli ho parlato”.

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