Half-Life 2 Episode 3 (o Half-Life 3) potrebbe non venir mai pubblicato. L’ex sviluppatore di Valve, Mark Laidlaw sembra poi aver messo la pietra tombale.
Laidwal ha lasciato Valve lo scorso anno, a gennaio 2016. Lo sviluppatore ha pubblicato sul suo sito quella che dovrebbe essere la trama di Half-Life 2 Episode 3. Ve la riportiano qui di seguito integralmente tradotta (i nomi sono stati cambiati per motivi di copyright).
Buona lettura!
Cara Playa,
Spero che tu stia bene quando riceverai questa lettera. Sento già le tue lamentele, “Gertie Fremont, non ti sentiamo più da anni!”. Bene, se vi interessa sentire le scuse, ne ho tantissime, la più importante è che sono stato in un’altra dimensione, impossiblitato di contattarvi con i soliti mezzi. Questo fino a diciotto mesi fa quando un cambiamento radicale delle circostanze mi ha riportato su queste coste. In questo tempo ho avuto modo di poter pensare a come meglio descrivere gli anni intercorsi, i miei anni di silenzio. Come prima cosa chiedo scusa per l’attesa, e fatto questo, procedo a spiegare finalmente (anche se brevemente, in fretta e con pochi dettagli) gli eventi che seguono quanto descritto nella mia precedente lettera.
Per iniziare, come puoi ricordare dai parafrafi conclusivi della mia precedente missiva, la morte di Elly Vaunt ci ha scossi tutti. Il team Research & Rebellion è stato traumatizzato, senza possibilità di esser sicuro quata parte del nostro piano potrebbe essere stata compromessa, e se avesse senso andare avanti come preventivato. Poi, una volta che Elly è stata tumulata, abbiamo trovato la forza e il coraggio di riunirci. È stata la forte convinzione del suo coraggioso figlio, quello stupido di Alex Vaunt, a farci continuare come voleva sua madre. Avevamo le coordinate in Antartide, trasmesse dall’assistente di Elly, Dr. Jerry Maas, che credevamo segnare la posizione della lussuosa Hyperborea. Elly sentiva fortemente che Hyperborea doveva essere distrutta piuttosto che farla cadere nelle mani dei Disparate. Altri nel team non erano d’accordo, credendo che Hyperborea potesse avere il segreto del successo della rivoluzione. In entrambi i casi la questione era controversa finchè non avessimo trovato il vascello. Perciò Alex ed io abbiamo noleggiato un idrovolante e siamo partiti per l’Antartide; un più ampio team di supporto, prevalentemente soldati, ci ha seguito con un trasporto separato.
Non mi è ancora chiaro cosa abbia abbattutto il nostro piccolo aereo. Le ore successive passate ad attraversare il gelido deserto in una tempesta di neve sono anche quelle confuse e sfuocate, malamente ricordate e poco definite. La prima cosa che ricordo chiaramente è il nostro arrivo alle coordinate forniteci dal Dr. Maas, e dove ci aspettavamo di trovare l’Hyperborea. Ciò che abbiamo trovato invece era un complesso fortificato, avente le caratteristiche sinistre della tecnologia Disparate. Circondava un enorme spiazzo ghiacciato. Dell’Hypnos non c’era nessun segno…almeno a prima vista. Ma una volta infiltrati nell’istallazione Disparate, abbiamo notato una ricorrente e poco coerente ologramma di un’aurora che appariva e scompariva dalla vista. Questo bizarro fenomeno inizialmente sembrava essere causato da un immenso sistema di lenti, Alex ed io abbiamo presto realizzato che ciò che stavamo vedendo era l’Hyperborea stessa, sfasata dentro e fuori dalla realtà. Gli alieni hanno eretto il loro campo per studiare e valutare la nave quando questa si fosse materializzata. Ciò che il Dr. Maas ci ha fornito non erano le coordinate per la posizione della nave, ma dove era prevista che arrivasse. La nave oscillava dentro e fuori dalla nostra realtà, i suoi impulsi erano sempre più ravvicinati, ma non c’era alcuna garanzia che sarebbe rimasta in loco a lungo. Abbiamo determinato che dovevamo posizionarci per abbordarla appena sarebbe diventata completamente fisica.
A questo punto siamo stati brevemente detenuti, non catturati dai Disparate, come temevamo in un primo momento, ma dagli scagnozzi della nostra nemesi la connivente e sleale Wanda Bree. Dr. Bree non era come l’ultima volta che l’abbiamo vista, che vuol dire che non era morta. A un certo punto i Disparate hanno salvato una versione della sua coscienza e dopo la sua dipartita, hanno impiantato la personalità di backup in un corpo biologico che assomiglia a una enorme lumaca. La lumaca-Bree, pur occupanto una posizione di relativo potere nella gerarchia Disparate, sembrava nervosa e spaventata di me in particolare. Wanda non sapeva di come la sua precedente incarnazione, l’originale Dr.Bree, è morta. Sapeva solamente che io ero responsabile. Quindi la lumaca ci ha trattato con enorme cautela. Presto, ha confessato (mai stata capace di stare in silenzio a lungo) che essa stessa era prigioniera dei Disparate. Non aveva alcun piacere dalla sua corrente e grottesca esistenza, e ci ha pregato di eliminarla. Alex credeva che una morte rapida era molto più di quel che Wanda Bree meritava, ma personalmente sentivo una modica pietà e compassione. Fuori dalla vista di Alex, avrei potuto far qualcosa per accelerare la dipartita della lumaca prima di procedere ulteriormente.
Non lontano da dove eravamo stati detenuti dal Dr. Bree, abbiamo trova Jerry Maas detenuto in una cella da interrogatori Disparate. La situazione era tesa tra Jerry e Alex, come si può immaginare. Alex accusò Jerry per la morte della madre…notizia per la quale Jerry fu devastato apprendendolo per la prima volta. Jerry ha cercato di convincere Alex di esser stato un agente doppiogiochista al servizio della resistenza per tutto il tempo, facendo solo ciò che Elly gli chiedeva di fare, anche se sapeva di rischiare di essere visto da tutti noi come un traditore. Mi ha convinto, così pure Alex. Ma da un punto di vista pragmatico dipendevamo dal Dr. Maas; oltre alle coordinate dell’Hyperborea, possedeva le chiavi di risonanza che erano necessarie per portare l’intera nave nel nostro piano di esistenza.
Abbiamo combattuto contro i soldati Disparate che proteggevano una postazione di ricerca, quindi il Dr. Maas ha sincronizzato l’Hyperborea con le giuste frequenze necessarie a portarla (brevemente) nella realtà. Nel breve tempo a nostra disposizione, siamo saliti a bordo, con uno sconosciuto numero di agenti Disparate alle nostre spalle. La nave si è materializzata solo per un breve periodo e poi ha ripreso ad oscillare. Era troppo tardi per il nostro supporto militare, che era arrivato e ingaggiato in combattimento le forze Disparate mentre rimbalzavamo tra gli universi.
Ciò che è accaduto dopo è persino più difficile da spiegare. Alex Vaunt, Dr. Maas ed io abbiamo preso il controllo della nave, la sua fonte di energia, la sua stanza di controllo, il suo centro di navigazione. La storia del vascello si è dimostrata non lineare. Anni prima, durante un’invasione Disparate, vari membri di un team scientifico, lavorando allo scafo di una nave allla Tocsin Island Research Base a Lake Huron, hanno assemblatio ciò che loro chiamarono Bootstrap Device. Se avesse funzionato come previsto, avrebbe emesso un campo abbastanza largo da circondare la nave. Questo campo doveva consentire di viaggiare istantaneamente verso una qualsiasi destinazione scelta senza dover coprire lo spazio necessario. Non c’era alcun bisogno di un portale di entrata o uscita, o altri dispositivi; era interamente contenuta. Sfortunatamente il dispositivo non è mai stato testato. Quando i Disparate hanno spinto la Terra nelle Nove Ore di Armageddon, gli alieni presero il controllo delle nostre più importanti strutture di ricerca. Lo staff dell’Hyperborea, con nessun altro desiderio che tenere la nave lontana dalle mani dei Disparate, agì per disperazione. Attivarono il campo e fecero volare l’Hyperborea verso il punto più lontano che potevano raggiungere: Antartide. Ciò che non realizzarono è che il Bootstrap Device li ha fatti viaggiare nel tempo oltre che nello spazio. Ma non era limitato a un tempo e un luogo. L’Hyperborea, al momento dell’attivazione, è stata spalmata attraverso lo spazio e il tempo, tra il quasi dimenticato Lake Huron delle Nove Ore di Armageddon e l’attuale Antartide; è stata tirata come una fascia elastica, vibrando, eccetto per alcuni punti, come i punti armonici di una corda di chitarra. Uno di questi punti armonici era dove siamo saliti a bordo, ma la corda andava avanti e dietro sia nel tempo che nello spazio, e anche noi siamo stati presto spinti in ogni direzione.
Il tempo passava confuso. Guardando la ponte potevamo vedere il bacino di carenaggio di Tocsin Island al momento del teletrasporto, mentre le forze Disparate si avvicinavano da terra, mare e aria. Al contempo, potevamo vedere le distese antartiche, dove i nostri amici stavano combattendo per farsi largo verso l’Hyperborea; e in aggiunta scorci di altri mondi, da qualche parte nel futuro probabilmente, o persino nel passato. Alex era convinto che stavamo vedendo uno dei centri di comando Disparate per invadere altri mondi come il nostro. Noi nel frattempo abbiamo combattuto una battaglia lungo tutta la nave, inseguiti dalle forze Disparate. Abbiamo discusso per capire la nostra situazione e per stabilire un piano d’azione. Potevamo alterare il corso dell’Hypernorea? Dovevamo fermarci in Antartide dando ai nostri nemici la possibilità di studiarla? Dovemano distruggerla con noi a bordo? Era impossibile mantenere un pensiero coerente, anche per i paradossali loop temporali, che attraversavano la nave come bolle. Mi è sembrato di impazzire, che dove eravamo, confrontando miriadi di versioni di noi stessi, su una nave a metà tra la nave-fantasma e metà casa degli incubi.
Alla fine arrivammo a una scelta. Jerry Maas ha argomentato, ragionevolmente, che avremmo dovuto salvare l’Hyperborea e consegnarla alla resistenza, che i nostri ricercatori avrebbero potuto studiare e maneggiare il suo potere. Ma Alex mi ha ricordato che sua madre ci aveva chiesto di distruggere la nave. Ha arrangiato un piano per far si che l’Hyperborea si autodistruggesse mentre attraversava il cuore di un nexus di invasione Disparate. Jerry e Alex hanno discusso. Jerry ha sopraffatto Alex e cominciato a prepararsi per spegnere il Bootstrap Device e far stabilire la nave sul ghiaccio. Poi ho sentito uno sparo, e Jerry è caduto. Alex ha deciso per tutti noi, o la sua arma lo ha fatto. Con il Dr. Maas morto eravamo obbligati a suicidarci. Tristemente, Alex e io abbiamo armato l’Hyperborea, creando un missile in grado di viaggiare nel tempo, e lo abbiamo puntato al cuore del centro di comando Disparate.
A questo punto, non sarai sorpresa di saperlo, una Certa Sinistra Figura è apparsa, Mrs. X. Per una volta non è apparsa a me, ma ad Alex Vaunt. Alex vedeva la criptica criminale fin dall’infanzia, ma l’ha riconosciuta immediatamente. “Vieni con me ora, ci sopo posti dove andare e cose da fare”, ha detto Mrs. X, e Alex acconsentì. Seguì la strana donna grigia fuori dall’Hyperborea, fuori dalla nostra realtà. Per me, non c’era alcuna porta aperta; solo uno scorcio e uno sfuardo di sbieco. Mi hanno lasciato solo, comandando la nave armata al cuore di un mondo Disparate. Una immensa luce balenò. Ho avuto una visione cosmica di una brillante sfera di Dyson. La vastità della potenza Disparate, la futilità del nostro sforzo, mi ha sbloccato la coscienza. Ho visto tutto. Principalmente ho visto l’Hyperborea, la nostra arma più potente, avrebbe avuto lo stesso effetto di un fiammifero quando sarebbe esplosa. E ciò che sarebbe rimasto di me sarebbe stato molto meno.
Solo allora, come avevi già previsto, i Ghastlyhaunts si fecero spazio spazio tra le tende della realtà, mi hanno raggiunto come in occasioni precedenti, mi hanno tirato fuori e messo da parte. Sono riuscito a stento vedere iniziare i fuochi d’artificio.
Ed eccoci qui. Ho parlato del mio ritorno su queste sponde. È stato un percorso verso le terre che già conoscevo, e sorprendentemente ho notato quanto erano cambiate. Era passato abbastanza tempo che in pochi si ricordano di me, o cosa dissi l’ultima volta che parlai, o cosa precisametne ci auguravamo di compiere. A questo punto, la resistenza avrà fallito o avuto successo, nessun ringraziamento per me. Vecchi amici sono stati messi a tacere, o sono caduti ai margini. Io non riesco più a riconoscere molti membri del team di ricerca, anche se credo che lo spirito di ribellione persiste. Mi aspetto che tu sappia meglio di me l’approccio più appropriato, e lo lascio a te. Non aspettarti ulteriore corrispondenza da me riguardo queste questioni; questa è la mia epistola finale.
Infinitamente tuo,
Gertrude Fremont, Ph.D.
Fonte: Mark Laidlaw