Dalla University College of London, di Londra, arriva un nuovo incredibile record di velocità per la trasmissione di dati. Il gruppo di ricerca della UCL Electronic & Electrical Engineering, insieme a Xtera e KDDI Research, ha infatti toccato l’impressionante velocità di 178 Terabit al secondo, pari a 178.000.000 Megabit al secondo.
La UCL e Xtera, una società fornitrice di tecnologie di telecomunicazioni sottomarine, avevano già raggiunto la ragguardevole velocità di 74,38Tb/s. Questo valore fu raggiunto su una distanza transatlantica di circa 6300Km, sfruttando una fibra monodale (ossia che prevede un unico raggio luminoso, con conseguente unica lunghezza d’onda all’interno del nucleo stesso della fibra).
Questo risultato era stato poi spazzato via da un gruppo di ricerca giapponese, il quale aveva raggiunto la ragguardevole velocità di 150Tb/s. Nonostante questo, UCL e Xtera, insieme a KDDI Research (società giapponese che si occupa dell’applicazione di tecnologie innovative) sono riusciti a stabilire un nuovo record, sfruttando sempre una fibra monomodale.
Per fare questo, il team di ricerca ha dovuto sfruttare una larghezza di banda ben più ampia, toccando i 16,8 THz contro i 4,5 THz tipicamente usati nella fibra ottica. Per fare questo, inoltre, il team di ricerca ha usato gli stessi cavi sfruttando però nuove tecnologie capaci di sfruttare al meglio le attuali infrastrutture.
Il team ritiene infatti che non serve posare nuovi cavi, bensì basterebbe utilizzare amplificatori più efficienti. Questo andrebbe ad abbattere notevolmente i costi, dal momento che un amplificatore potrebbe costare circa 18.000€, contro i 500.000€ al Km della fibra ottica.
“La velocità è vicina al limite teorico di trasmissione dati stabilito dal matematico americano Claude Shannon nel 1949”, afferma Lidia Galdino, docente all’UCL e a capo della ricerca.
Per avere un paragone della velocità incredibile raggiunta dal team di ricerca, basti pensare che l’attuale fibra ottica, per uso consumer, più veloce al mondo non supera i 10Gb/s. Inoltre, con questa connessione, potremmo scaricare l’intero catalogo di Netflix in meno di un secondo.
Non solo, potremmo scaricare tutti i dati che hanno permesso la creazione della prima immagine del buco nero in meno di un’ora! Parliamo di una quantità di dati impressionante, che ha necessitato di mezza tonnellata di Hard Drive per essere immagazzinata.
Fonte: University College of London