Assassin’s Creed Valhalla è nei negozi oramai da diverse ore. Sono molti i fan che sono riusciti a rompere il day one del titolo Ubisoft e che hanno cominciato la loro avventura nei panni del vichingo Eivor. Nonostante il titolo sembra stia venendo generalmente apprezzato dal pubblico, non mancano alcune critiche.
No, stavolta non si tratta di critiche ai bug che abbiamo imparato simpaticamente ad associare alle uscite Ubisoft. Stavolta la questione appare un po’ più seria. Il pomo della discordia risiede in un personaggio presente nel mondo di gioco e nella descrizione che viene fornita di esso. Assassin’s Creed Valhalla ci mette di fronte, durante lo svolgersi dell’avventura, ad alcuni ‘cacciatori di taglie‘ che dovremo sconfiggere.
La descrizione in-game fornita per uno di essi non è andata giù ad un fan che, dopo averla letta, ha accusato Ubisoft di essere ‘abilista’. Con questo termine si intende quel tipo di discriminazione che avverrebbe sulla base di disabilità o caratteristiche fisiche fuori dal comune. Per intenderci, le stesse critiche sono piovute diversi giorni fa sul personaggio interpretato da Anne Hathaway in ‘Le Streghe’ diretto da Robert Zemeckis.
In questo caso non si parla ovviamente della strega suprema ma di Eorforwine, un cacciatore di taglie descritto come segue: “Orribilmente ustionata in un incidente d’infanzia, Eorforwine è terrorizzata che qualcuno veda il suo viso sfigurato. Scatena la sua furia con esplosioni di violenza“. Ecco, proprio tale descrizione ha mandato su tutte le furie l’utente twitter Courtney Craven che, dal suo profilo, muove dure accuse nei confronti di Ubisoft.
“Assolutamente inaccettabile parlare in questi termini delle differenze facciali”, scrive Craven che allega anche lo screenshot della descrizione di Eorforwine. Quasi immediata la risposta di Ubisoft alla vicenda che, dopo essersi scusata per la gaffe ha promesso anche che avrebbe corretto la cosa appena possibile.
Craven, comunque, ha promesso che Assassin’s Creed Valhalla non sarebbe stato l’unico giocon che ‘avrebbe rovinato’ ma che non vede l’ora di mettere le mani su Demon’s Souls Remake. “Forse è il momento che gli uomini arrabbiati si trovino un altro hobby. Quello che odiate sarà il futuro della game industry. Non c’è di che“ scrive Craven. In un post successivo aggiunge anche “non sapevo quanto potere avessi fino ad oggi. Ho costretto una intera compagnia a cambiare il suo gioco con una sola mano e un singolo tweet. Al prossimo giro mi prenderò la presidenza. Io ho vinto. Non Biden. Poi renderò Call of Duty e Demon’s Souls davvero divertenti“.
Insomma, pare che Craven si stia preparando a guidare una piccola rivoluzione social contro le major videoludiche. Un tweet e un post alla volta il suo intento è quello di cambiare lo status quo. Intanto, potete recuperare la nostra recensione di Assassin’s Creed Valhalla. Lo abbiamo provato su Xbox One. Attenderete di avere PlayStation 5 prima di giocarlo? Ecco tutto ciò che dovreste sapere sulla next-gen Sony.
Fonte: twitter