The Last of Us 2 è ormai arrivato su PS4 (e PS5, volendo, grazie alla retrocompatibilità) da quasi mezzo anno. Da allora, parliamo un po’ a nome di tutti, non è mai riuscito ad uscire dai cuori degli appassionati. Che sia in positivo e, per una serie di motivazioni più o meno condivisibili, in negativo.
Chiunque abbia seguito un minimo la vicenda, sa benissimo come The Last of Us 2 sia stato un titolo a dir poco divisivo. Come Death Stranding prima di lui, l’ultima opera di Naughty Dog ha spaccato la fanbase in maniera altrettanto netta, soprattutto a causa delle difficili tematiche che si è ritrovato a trattare. Ad oggi, resta uno dei titoli più chiacchierati della generazione.
La direzione narrativa, per quanto fresca e inaspettata, ha indispettito una parte dell’internet che ancora prova a fare la voce grossa per far valere la propria opinione. Purtroppo, non sempre in maniera sensata, se consideriamo che in molti sono arrivati persino a minacce di morte; non solo contro i creatori del gioco, ma anche contro gli attori stessi.
Una situazione riprovevole che, in un modo o nell’altro, siamo riusciti a lasciarci alle spalle. Ma su cui è stato anche interrogato Jim Ryan, CEO di PlayStation, in una recente intervista a GQ Magazine.
“Ho incontrato Neil Druckmann l’anno scorso e mi son fortemente congratulato per le sue doti artistiche e narrative“, ha detto Ryan, interrogato su come Sony avesse preso la tossicità che ha circondato il capolavoro Naughty Dog.
“Neil è una persona adulta, e lo sono anche io. Nessuno dei due sarebbe mai stato minimamente scalfito da lamentele del genere. Neil sa di poter creare grande arte. Sa anche di aver toccato argomenti che non sono mai stati toccati in maniera così matura in un videogioco, prima d’ora“.
“Il risultato è encomiabile e sono davvero fiero che sia stato proprio PlayStation ad offirlo. La tossicità? Non te ne curi e passi semplicemente avanti“.
Vi ricordiamo come solo poche ore fa, HBO abbia confermato di aver dato il via libera a una serie TV di The Last of Us. A lavorarci su, Craig Mazine (regista della mini-serie Chernobyl) e lo stesso Neil Druckmann, creatore del gioco. The Last of Us 2 è ovviamente anche candidato ai Game of the Year 2020; non solo è candidato, ma è anche il gioco con più candidature in assoluto tra quelli in lista.
Fonte: PlayStationLifeStyle