Senza se e senza ma, Cyberpunk 2077 finirà per essere il gioco più chiacchierato dell’anno. Capolavoro o meno, è destinato ad esserlo: si ritroverà sul mercato praticamente senza concorrenti, ed è aiutato dal fatto che sia atteso praticamente da un decennio.
Il nuovo gioco dagli sviluppatori di The Witcher è il prossimo Santo Graal degli open world a sfondo ruolistico, e mancano solo tre giorni alla sua venuta. Appuntamento, come ormai ben saprete, fissato al 10 dicembre. Ma cosa sta accadendo con le recensioni, di preciso?
Magari sono in tanti ad aver già prenotato il gioco, o ad aver già messo i soldi da parte per poterlo poi acquistare a scatola chiusa, una volta arrivato il day one. Ma nel caso ci si voglia informare un po’ prima? Le prime recensioni del gioco sono uscite oggi, ma la situazione dei codici review appare quantomeno complessa.
A parlare della peculiare questione recensioni è Forbes, colosso dell’editoria mondiale. Dave Thier, giornalista, ha infatti sottolineato come in questo momento siano molte le redazioni a non aver ancora ricevuto il gioco. Chi l’ha ricevuto, invece, potrebbe averlo avuto da così poco tempo che imbastire un parere completo entro il lancio potrebbe essere impossibile.
“Un tester parlò di un gioco da almeno 175 ore e, per quanto magari abbia arrotondato per eccesso, nulla lascia intendere che Cyberpunk 2077 possa essere un gioco piccolo“, ha infatti scritto in un editoriale. “Questo, in ottica recensioni, è un fattore importante“.
“Per adesso, la distribuzione dei codici è stata un po’ frammentaria. Non posso parlare per ogni redazione, e sono certo che c’è qualcuno che ci ha giocato il giusto. Ma noi non abbiamo ancora ricevuto il titolo, così come so per certo che molti altri sono nella stessa barca. Anche ricevessi il codice adesso, sarebbe impossibile arrivare con una recensione entro il lancio“.
“Anche con un po’ di tempo in più, chiunque sarebbe stato costretto a rushare verso la fine del gioco, per arrivare in tempo per la pubblicazione o la scadenza dell’embargo. Un vero incubo“.
Il discorso di Thier prosegue poi con un altro appunto interessante, ma totalmente slegato dalla questione Cyberpunk. Ovvero, come in tantissimi casi, i recensori siano costretti a distruggersi per poter rispettare una scadenza; non solo rovinando il gioco a loro stessi, ma anche rischiando di avere un parere “sporcato” da una brutta esperienza, una volta finito.
Come dicevamo, però, la sua denuncia, per quanto legittima e sensata, meriterebbe di essere trattata a parte: il fatto che non sempre l’ambiente sia abbastanza confortevole da poter permettere a un redattore di uscire con una recensione “sicura” entro il tempo stabilito, non cancella la problematica attuale. Ovvero, la scelta di limitare l’accesso ai codici a pochi media (prevalentemente presenti su Metacritic) e ad alcune testate della stampa generalista. Rendendo ancora più difficile far luce sul reale valore del prodotto, visto che i giudizi prodotti oscillano ad oggi tra il capolavoro dichiarato da alcuni e il discreto invece di Gamestop, o addirittura l’appena sufficiente di GamesBeat.
Resterebbe da capire il perché di una scelta così selettiva delle redazioni, tanto da spingere Forbes a parlarne apertamente, nella speranza che nel prossimo futuro saranno più voci a poter esprimere un parere.
Nel frattempo, vi ricordiamo che potrete accedere ad un’offerta particolarmente interessante prenotando Cyberpunk 2077 in versione Stadia e ottenendo gratis un kit Stadia Premiere Edition, con controller Stadia e dongle Chromecast Ultra. Ricordiamo inoltre che il gioco avrà una mastodontica patch da 43GB al lancio. Una patch mastodontica per un gioco mastodontico, direbbe qualcuno: stando alle ultime stime, infatti, Cyberpunk avrà una mappa grande il doppio di quella di GTA 5.
Fonte: Forbes